“Stiamo lavorando 24 ore su 24 per arrivare a una soluzione”. Così il team del ministero della Salute americano sta cercando di rassicurare i cittadini e di placare le ire del presidente Obama, dopo le enormi difficoltà registrate nell’utilizzo del sito HealthCare.gov, strumento cardine nella riforma della sanità voluta da Barack Obama, dove gli americani senza assicurazione possono usare una piattaforma online per ottenere copertura sanitaria, come prevede il programma ObamaCare.
L’Health and Human Services Department sta cercando di far fronte all’emergenza, mentre oggi stesso Obama darà indicazioni in conferenza stampa, facendo seguito alla nota emanata ieri in cui il presidente aveva tuonato contro i problemi tecnici della piattaforma online definendoli “inaccettabili”. “Non credo che non vi sia qualcuno più arrabbiato del presidente per i problemi del sito”, ha ribadito ieri, in un’intervista televisiva, il segretario al Tesoro Jack Lew.
La piattaforma web ha incontrato problemi da quando è stata attivata, il primo ottobre, tra cui collassi del sito, tempi di risposta molto lenti, interruzione delle operazioni di acquisto delle assicurazioni: molti utenti sono stati lasciati nell’impossibilità di collegarsi o comunque di completare le transazioni.
Ieri il Senatore Democratico dell’Illinois Dick Durbin ha anche fatto sapere che il segretario alla Salute Kathleen Sebelius terrà un’audizione al Congresso per rendere conto dell’andamento del sito. Il rischio è che la testa della Sibelius salti, se i problemi non saranno risolti tempestivamente.
L’Health Department ha comunque subito attivato una task force, con esperti informatici esterni, che stanno lavorando a una soluzione, e ha pubblicato un post sul suo blog ufficiale riconoscendo che i problemi tecnici del sito hanno “frustrato” milioni di americani, ma sottolineando anche il successo dell’iniziativa, visto che sono state già presentate circa 500.000 domande di copertura assicurativa e che HealthCare.gov ha avuto quasi 19 milioni di visite uniche, a conferma del fatto che “gli americani vogliono assicurazioni di qualità a costi abbordabili, e le cercano online”.