L'INTERVISTA

Odv Tim, Orlandi: “Scenario Tlc in evoluzione, necessario tenere alta la vigilanza”

Il Presidente svela la roadmap in occasione della presentazione della Relazione annuale: “L’Organo può continuare a svolgere il proprio compito in virtù delle competenze e dell’esperienza tecnica operativa acquisite, per un mercato competitivo e a beneficio di cittadini e consumatori”.

Pubblicato il 22 Giu 2022

orlandi odv

Mai come in questo periodo il futuro della rete di accesso è al centro dell’attenzione, non solo degli addetti ai lavori ma, in generale, di tutti i protagonisti istituzionali e industriali del Paese, intenti ad interrogarsi sulla migliore funzionalità di una delle più importanti infrastrutture nazionali, comprese le regole del gioco finalizzate a garantire sicurezza, qualità e concorrenza”: il presidente dell’Organo di Vigilanza Tim, Gianni Orlandi, fa il punto con CorCom in occasione della presentazione della Relazione annuale (SCARICA QUI IL DOCUMENTO)

All’interno di questa cornice si colloca anche l’OdV, una best practice riconosciuta a livello europeo e che ha inaugurato, sin dal 2009, un modello di co-vigilanza pubblico-privato che ha supportato Tim e l’Autorità nel garantire un’efficace parità di trattamento di accesso alla rete. Anche negli scenari che si intenderanno disegnare – continua Orlandi – auspichiamo di poter continuare a svolgere questo compito, a beneficio di tutto il mercato, nelle modalità che verranno definite da Agcom di concerto con gli altri stakeholders, anche all’interno dei nuovi assetti regolamentari e di mercato, i cui procedimenti sono in corso di svolgimento”.

Presidente Orlandi, la separazione legale volontaria della rete secondaria di accesso di Tim, il co-investimento, la rete unica Tlc: lo scenario è in evoluzione, quali impatti su obiettivi e compiti dell’Organo di Vigilanza?

Appare prematuro esprimere un pronostico sul futuro dell’Organo di vigilanza. Tuttavia, penso sia innegabile che, almeno nel periodo transitorio, sarà fondamentale garantire un presidio di vigilanza sul rispetto dell’equivalence attingendo a quanto sino adesso l’OdV ha dimostrato di saper compiere, avviando una riflessione corale su ruolo, funzioni e governance adattandolo ai nuovi scenari in corso di definizione. D’altronde la piena indipendenza e gli spiccati caratteri di autonomia di azione e giudizio dell’Organo di vigilanza, dimostrati nella sua azione in questi anni, lo hanno accredidato un valido alleato dell’attività regolatoria dell’Autorità, assumendo la funzione de facto di braccio operativo del regolatore sui temi di non discriminazione e parità di trattamento. Per cui oggi l’OdV opera sempre più come longa manus del regolatore, non solo sui temi specifici della parità di trattamento, ma anche sulla qualità e lo sviluppo della Rete.

Su quali attività sarete impegnati nei mesi a venire?

I prossimi mesi vedranno l’OdV principalmente impegnato nel prosieguo delle attività di vigilanza secondo quattro direttrici principali: il monitoraggio sulle prestazioni dei processi di delivery e  assurance dei servizi di rete offerti da Tim agli operatori alternativi; le attività ispettive presso le unità operative territoriali di Tim per accertare il rispetto della parità di trattamento sulla rete Nga nei processi di delivery gestiti da Tim Wholesale; la vigilanza sulla trasparenza delle informazioni offerte al mercato (attraverso la verifica della pubblicazione dei piani tecnici sulla qualità della rete e sullo sviluppo della rete ultrabroadband e – infine – sulla vigilanza sulla qualità della rete ultrabroadband.

Lo scorso anno è stata annunciata l’istituzione di un Osservatorio permanente sulla qualità della rete FttC: come si sta procedendo e a cosa punta il tavolo?

La crisi pandemica ha reso sempre più evidente l’importanza della disponibilità di banda a livello capillare in tutte le aree geografiche del Paese. I dati di Agcom mostrano che, nell’attesa di uno sviluppo significativo della rete Ftth, la rete mista Fibra Rame Fttc svolge ancora un ruolo fondamentale nell’assicurare le connessioni ultrabroadband: in Italia poco più del 50% degli accessi alla rete è servito dalla infrastruttura Fttc. Riteniamo, quindi, che monitorare la qualità di questa importante infrastruttura sia utile al mercato e al Paese tutto. A questo scopo abbiamo definito in accordo con Tim un sistema Osservatorio della qualità della rete Fttc che prevede da parte dell’OdV il monitoraggio dei piani (annuali e mensili)  degli  interventi di manutenzione preventiva attuati da Tim e l’analisi di un opportuno indicatore di qualità.

Come procede l’attività del tavolo tecnico Odv-Tim-Wind Tre sulla rete Fttc?

Il tavolo tecnico trilaterale Tim OdV e Wind Tre procede molto bene e il libero e franco confronto tra le parti ha consentito di individuare interventi ad hoc di miglioramento dei processi di delivery e assurance, oltre che interventi utili ad assicurare il miglioramento delle prestazioni della rete Fttc. Si tratta di risultati importanti che vanno a beneficio non solo di Wind Tre, ma dell’intero mercato.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati