IL PIANO

Oettinger: “Per l’industria Ue è tempo di conversione digitale. O Google e Apple ci surclasseranno”

Il Commissario al digitale vara un piano per portare online la tradizionale industry hardware contrastando la scalata dei rivali d’oltreoceano: “L’Europa sia proattiva”. Nasce la IoT Alliance che riunisce Phillips, Bosch, Orange, Alcatel-Lucent, Nokia, Siemens, Telefonica e Volvo

Pubblicato il 26 Mar 2015

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L’Europa vara un nuovo piano per competere con Usa e Asia nell’economia digitale con l’idea di portare online la sua tradizionale industria hardware prima che colossi stranieri come Google e Apple costruiscano le loro automobili autonome e connettano una vasta gamma di oggetti a Internet con il loro software proprietario. E’ con questo intento che nasce la IoT Alliance, che riunisce big dell’industria europea sotto l’egida dell’Ue in nome dell’innovazione nella Internet of Things.

L’industria pesante europea – produttori d’auto e elettrodomestici – ma anche le telco e i governi sperano che mettendo insieme investimenti nei device connessi e nuove regole più stringenti sulla protezione dei dati e sulla concorrenza che tengono a freno l’avanzata dei colossi hitech americani si possa garantire una chance all’economia europea di combattere ad armi pari con i rivali esteri.

“Lo siamo già nelle tecnologie per l’aerospazio e l’automotive: ora saremo un player di successo anche nel mondo digitale”, ha dichiarato Gunther Oettinger, che guida le politiche sul digitale della Commissione europea. La futura capacità di competere dell’industria europea dipenderà in larga misura dalla capacità di sviluppare software di alto livello, ha detto il commissario.

In una conferenza a Bruxelles Oettinger ha formalmente dato il via all’alleanza per la IoT, siglata da colossi dell’industria europea come Phillips, Bosch, Orange, Alcatel, Nokia, Siemens, Telefonica e Volvo e sostenuta dall’Ue, il cui obiettivo è promuovere l’innovazione nel settore dei device connessi.

“Creare un ecosistema per l’innovazione nella Internet of Things è fondamentale per far fronte alla concorrenza internazionale”, ha dichiarato Anne Lauvergeon, presidente della start-up francese del networking Sigfox e membro del board della nuova IoT Alliance.

“La forza di un’automobile non è più il motore, ma il software”, ha dichiarato Oettinger, consapevole che l’industria europea si preoccupa di fronte ai progetti di Google sulle auto che si guidano da sole, sulla robotica e la fibra ottica, o a quelli di Apple negli orologi smart e nelle auto elettriche.

La nuova IoT Alliance nasce nello stesso giorno in cui l’Ue ha dichiarato che potrebbe rivalutare le sue regole sulle telecomunicazioni per proteggere meglio gli operatori incumbent dai concorrenti emergenti come il servizio di messaging WhatsApp, di cui è proprietaria Facebook.

La legislazione sulle Tlc è parte di una serie di nuove norme che l’Ue sta cercando di approvare per la fine dell’anno volte a unificare le diverse leggi sulla protezione dei dati e il copyright nell’unione, con l’obiettivo di creare un mercato unico digitale che renda più facile per le aziende tecnologiche europee svilupparsi e crescere e più difficile per le Internet companies straniere prendere il sopravvento sulle controparti locali.

Portare l’industria europea online “porterà vantaggi anche per i cittadini europei e il mercato europeo del lavoro”, ha detto Oettinger. “L’Europa possiede un know-how di primo livello nella costruzione di sistemi complessi come automobili, treni, aeroplani e altre macchine, e nello sviluppo di software sofisticato. Abbiamo visto emergere nuovi attori che solo pochi anni fa non esistevano e ora sono leader mondiali e influenzano vaste fette dell’economia”. L’Europa deve reagire in modo proattivo, ha concluso Oettinger, altrimenti i prodotti e i servizi che rispondono alle nuove esigenze della società arriveranno da altre parti del mondo, come Stati Uniti e Sud Corea.

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