Pesa il deficit del fondo pensioni sul gruppo delle
telecomunicazioni britannico Bt, tanto che il regolatore del
settore Ofcom ha deciso di consultare l’azienda per vedere se è
il caso di dare il via libera a un aumento dei prezzi sui suoi
servizi all’ingrosso, come la banda larga e le linee telefoniche
fisse. In base all’esito della consultazione, Bt potrebbe essere
autorizzata ad aumentare anche del 4% i prezzi per i clienti di
Openreach – che includono il gruppo Carphone Warehouse, British
Sky Broadcasting e gli stessi uffici commerciali di Bt – che a
loro volta potrebbero far ricadere l’aumento sui loro utenti.
I concorrenti di Bt affittano dall’incumbent le linee in rame per
offrire servizi di telefonia e banda larga. Il prezzo che Bt fa
pagare ai concorrenti per tale affitto viene deciso dalla Ofcom. Al
momento, il regolatore tiene conto dei costi del fondo pensione
della Bt, ma non degli eventuali versamenti di emergenza cui
l'azienda deve ricorrere per far fronte al deficit del fondo –
e quest’anno Bt ha già acconsentito a infondere 525 milioni di
sterline l’anno in più nel programma.
Bt è in trattative anche con il regolatore nazionale della
previdenza e confermerà l’entità del deficit del fondo pensione
solo nella prima metà del 2010 (secondo alcune analisi,
ammonterebbe addirittura a 6-8 miliardi di sterline). La
consultazione dell’Ofcom dovrà capire se questi pagamenti
eccezionali per tappare i buchi del budget debbano essere inclusi
nei calcoli del prezzo wholesale dei clienti della divisione
Openreach; in tal caso, Bt potrebbe essere autorizzata a aumentare
le tariffe del 4%.