Gli azionisti del gruppo stagnolo Ono hanno approvato il piano per la quotazione in borsa dell’azienda, mentre il consiglio d’amministrazione sta valutando l’offerta di Vodafone per il takeover.
“Per il momento gli azionisti hanno dato il via libera per lo sbarco in borsa, ma questo non vuol dire che nei prossimi giorni non si raggiungerà un accordo con Vodafone e che l’azienda non sarà venduta”, dichiara alla Reuters uno degli azionisti del gruppo spagnolo. Nel frattempo da Ono non arrivano commenti ufficiali, mentre si susseguono le voci che riportano come le riunioni per valutare nei dettagli l’offerta della multinazionale britannica delle tlc proseguano “in parallelo”, anche in virtù del fatto che Vodafone avrebbe ultimamente alzato la sua offerta iniziale.
Un Ipo per Ono, che fino a poco tempo fa veniva vista come una prospettiva di lungo termine, è invece recentemente stata considerata dagli addetti ai lavori come lo sbocco più probabile, con il management del gruppo che la considererebbe preferibile rispetto a una vendita. La richiesta di Ono, secondo quanto trapelato finora, dovrebbe essere superiore ai sette miliardi di euro, ma sarebbe, secondo gli addetti ai lavori, una delle poche operazioni possibili per Vodafone se il gruppo guidato da Vittorio Colao volesse beneficiare degli effetti della ripresa economica in Spagna. Vodafone in Spagna ha dovuto fronteggiare negli ultimi tempi una diminuzione delle entrate nel mobile, con alti livelli di abbandono in favore di altri operatori, a causa della guerra dei prezzi che ha visto il gigante delle Tlc contrapposto alla concorrenza agguerrita degli operatori virtuali, ma anche alle offerte combinate di Internet, pay TV e pacchetti mobile proposti ad esempio da Telefonica e Jazztel.