AFFAIRE TELECOM

Opa, mozione unitaria in Senato il 17/11

Sarà preso in esame il documento bipartisan sull’introduzione di una seconda soglia per l’offerta pubblica di acquisto. Auspicata dai capigruppo la presenza del premier Enrico Letta

Pubblicato il 15 Ott 2013

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Sarà discussa giovedì mattina nell’Aula del Senato la mozione unitaria presentata a prima firma da Massimo Mucchetti (Pd) e Altero Matteoli (Pdl), sulla vicenda Telecom e la richiesta di introduzione di una seconda soglia per l’Opa. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Come ha riferito il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Pdl), nella riunione è stata auspicata la presenza in Aula del presidente del Consiglio, Enrico Letta.

La mozione impegna il Governo “ad introdurre, con la massima urgenza, anche attraverso l’adozione di un apposito decreto legge, le necessarie modifiche al Tuf-Testo unico della finanza” per “rafforzare i poteri di controllo della Consob” e “aggiungere alla soglia fissa del 30%, già prevista per l’Opa obbligatoria, una seconda soglia, in linea con quanto già previsto da altri Paesi europei, come la Spagna”. Questa seconda soglia è determinata dalla partecipazione che dà il controllo di fatto una seconda soglia legata all’accertata situazione di controllo di fatto”.

La mozione è stata sottoscritta da 58 senatori di tutti i gruppi compresi i presidenti di Pd, Pdl, Sc, Gal, Autonomie, Lega e Misto-Sel e dai quattro vicepresidenti del Senato. Nel documento si impegna inoltre il Governo “a completare, entro il termine massimo di trenta giorni, l’adozione dei regolamenti di attuazione” della legge 56/2012 “in particolare per quanto riguarda l’esercizio da parte dello Stato della golden rule nel caso di imprese di interesse strategico, specialmente quando sono in gioco infrastrutture da cui dipende la sicurezza del Paese”.

“La mozione – spiega il presidente della Commissione industria di Palazzo Madama, Massimo Mucchetti (nella foto) – è stata condivisa da tutti i Gruppi parlamentari e sottoscritta dai Presidenti dei principali Gruppi e dai quattro Vice Presidenti del Senato – Vogliamo indurre il Governo ad agire in tempo utile per difendere oggi i risparmiatori che posseggono azioni Telecom e domani i soci di minoranza delle altre grandi società a capitale diffuso”.

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