Installare pannelli fotovoltaici che produrranno energia elettrica verde per il 60% del fabbisogno dei siti tecnologici, i cosiddetti Pcn (punti di consegna neutri), di Open Fiber. E’ questo l’obiettivo del progetto Open Fiber Green, un piano di sostenibilità energetica dei propri siti sul territorio che l’azienda ha lanciato oggi a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma.
Lo snodo di Castelnuovo di Porto produrrà oltre 6.000 kilowattora l’anno, che equivalgono alle emissioni assorbite nell’arco di 12 mesi da circa 5.600 metri quadri di foresta. L’impianto è stato inaugurato alla presenza della presidente di Open Fiber, Barbara Marinali, del sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini e dell’assessore regionale all’ambiente del Lazio, Roberta Lombardi.
Il progetto Open Fiber Green
Il progetto è condiviso con Infratel, il concessionario pubblico che gestisce il piano Bul, e prevede che nei prossimi anni vengano installati impianti fotovoltaici in circa 650 siti nei comuni delle aree bianche, per un totale di 3,5 megawatt. Una volta che tutti gli impianti saranno a regime si arriverà a un risparmio di 1,7 milioni euro sul costo dell’energia e a un taglio delle emissioni di circa 2.100 tonnellate di Co2. Con l’ulteriore prospettiva di estendere il modello alla maggioranza dei siti dell’operatore wholesale.
La prima tappa di un progetto ambizioso
“Castelnuovo di Porto è solo la prima tappa di un progetto in grado di portare grandi benefici, in termini di sostenibilità e riduzione diretta dell’impatto ambientale dovuto al consumo di energia da fonti fossili – afferma Barbara Marinali – Il cambiamento climatico e la recente crisi energetica hanno reso ancor più evidente la necessità di accelerare nella transizione verso le rinnovabili per la salvaguardia dell’ambiente e dell’economia. Con il progetto Open Fiber Green intendiamo dare un contributo a partire dalle nostre centrali, distribuite sull’intero territorio nazionale”.