L'OPERAZIONE

Open Fiber da record: 3,5 miliardi di finanziamento per la rete Ftth

E’ la più grande operazione di finanza strutturata in area Emea per la realizzazione di un network in fibra. In campo un pool di 13 banche, Cassa depositi e prestiti e la Bei. L’erogazione entro ottobre 2018. Via anche al rimborso integrale del debito. Ripa: “Importante segnale di fiducia”. Bassanini: “Riconosciuta piena validità al modello di business”

Pubblicato il 03 Ago 2018

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È la più grande operazione di finanza strutturata per lo sviluppo di una rete in fibra non solo in Europa ma in tutta l’area Emea. E vede protagonista Open Fiber. L’azienda capitanata da Elisabetta Ripa ha infatti messo a segno un colpo da record ottenendo un finanziamento fino a 3,5 miliardi per portare avanti il piano industriale.

L’operazione coinvolge anche un pool di 13 banche nonché Cassa depositi e prestiti e la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e sarà portata avanti anche grazie al supporto dei soci (Cdp Equity ed Enel), per potenziali ulteriori 950 milioni di euro. Il piano di investimenti, di durata settennale, è finalizzato alla realizzazione della rete Ftth destinata a raggiungere circa 19,5 milioni di unità immobiliari nelle aree urbane (cluster A e B), ma anche in quelle più periferiche (cluster C e D).

“Il mercato finanziario ha mostrato un grande interesse per il Piano Industriale di Open Fiber – commenta l’Ad Elisabetta Ripa -. L’operazione vede coinvolti i più rilevanti istituti di credito italiani ed internazionali. Si tratta di un importante segnale di fiducia nel progetto, nel modello wholesale only e soprattutto nelle persone di Open Fiber che in questi mesi hanno fatto un lavoro fantastico”.

In dettaglio hanno deciso di sottoscrivere l’operazione come capofila del progetto Bnp Paribas, Société Générale e Unicredit – in dettaglio nel ruolo di Underwriter, Global Coordinator, Global Bookrunners e Initial Mandated Lead Arrangers (Unicredit anche in qualità di Agente) – e nel ruolo di finanziatori le italiane Banca Imi, Banco Bpm, Mps Capital Services e Ubi Banca e le internazionali Credit Agricole, Ing, Caixa Bank, Mufg Bank, Natwest e Banco Santander.

“La presenza nel pool dei finanziatori di diversi intermediari finanziari stranieri di primaria importanza è, implicitamente, un segnale di fiducia nel nostro Paese, significativo in una fase di nervosismo dei mercati – evidenzia il presidente di Open Fiber Franco Bassanini -. L’operazione è anche una nuova dimostrazione della crescente attenzione dei mercati per la validità del modello di business adottato da Open Fiber e da altre innovative imprese europee, il più adatto a soddisfare l’esigenza di realizzare, con investimenti di lungo termine, le infrastrutture di rete di nuova generazione per la Gigabit Society”.

Contestualmente all’erogazione del nuovo finanziamento, prevista entro ottobre 2018, Open Fiber provvederà al rimborso integrale del debito attualmente in essere.

Gli advisor legali dell’operazione sono stati White & Case, per conto della Società, Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, per conto delle banche e Ashurst, per conto della Banca Europea degli Investimenti. Arthur D. Little è l’advisor tecnico e di mercato delle banche.

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