Azzerare entro il 2040 – con dieci anni di anticipo rispetto alla deadline del 2050 fissata dalle Nazioni Unite – le proprie emissioni nette, proponendosi come leader e promotore della decarbonizzazione nella propria catena di valore nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione e rafforzando il sostegno alle strategie di partner e clienti attraverso un contributo concreto al raggiungimento dei loro target di riduzione delle emissioni. E’ questo l’obiettivo di Open Fiber con l’approvazione del Net Zero Plan aziendale, che definisce la roadmap verso l’obiettivo “emissioni nette zero” e individua gli impatti diretti e indiretti delle attività aziendali e le misure per ridurre la propria impronta climatica.
L’impegno per le nuove generazioni
“Agire concretamente per contrastare il cambiamento climatico è un obbligo morale verso le generazioni future – afferma Paolo Ciocca, presidente di Open Fiber – Open Fiber, con la sua rete in fibra ottica, contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni dovute al traffico dati. La transizione digitale è un elemento chiave per accompagnare la transizione energetica. Grazie al Net Zero Plan, Open Fiber sarà in grado di azzerare le proprie emissioni entro il 2040”.
Il ruolo della fibra ottica per la decarbonizzazione
“Open Fiber – si legge in una nota dell’azienda – riconosce nella lotta al cambiamento climatico un pilastro fondamentale per il suo successo e per la creazione di valore”. La fibra ottica gioca in questo percorso un abilitante per il raggiungimento degli obiettivi sul clima fissati dall’Accordo di Parigi: richiede, infatti, più del 60% di energia in meno rispetto alle reti tradizionali in rame, con un risparmio di circa 560 GWh/anno, ed è una tecnologia “future proof” che favorisce lo sviluppo di soluzioni innovative a emissioni ridotte, come nel caso delle smart cities e delle smart grid.
I paletti della Science Based Target Initiative
Il piano appena approvato da Open Fiber prevede inoltre l’impegno dell’azienda non soltanto per la riduzione delle emissioni di gas serra fino al loro azzeramento, ma anche obiettivi di riduzione che siano in linea con il contenimento del riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi centigradi, il livello di ambizione massimo tra quelli riconosciuti dalla Science Based Target Initiative.
La decarbonizzazione della filiera
Nello specifico, gli obiettivi di riduzione non si limitano alle emissioni sotto il diretto controllo dell’organizzazione, (Scope 1 e indirette Scope 2), ma coinvolgono anche le emissioni generate dall’intera catena del valore, quindi della filiera (Scope 3). Tra le azioni per la decarbonizzazione in piano include anche quelle già presenti nel piano energetico aziendale, “sviluppato nell’ambito del sistema di gestione dell’energia certificato nel 2023 – spiega ancora Open Fiber – secondo lo standard internazionale Iso 50001”.
La strategia di mitigazione
Il piano di decarbonizzazione che Open Fiber metterà in atto nei prossimi anni prevede, oltre alle azioni di riduzione, anche l’implementazione di una strategia di mitigazione “oltre la catena del valore”, finanziando l’azione climatica tramite progetti di compensazione atti a bilanciare le emissioni residue ancora attive.