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Open Fiber, notificata alla Ue l’operazione Macquarie

Sul tavolo dell’Antitrust la cessione al fondo australiano delle quote di Enel. Intanto Amsicora scende dal 9,8% al 7% di Tiscali. E per la prima volta Moody’s assegna ad Eolo il rating di B2

Pubblicato il 05 Ott 2021

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Open Fiber, avanti sull’operazione Macquarie:  è stata notificata all’Antitrust Ue, per il via libera, l’operazione di Cdp su Open Fiber, che prevede l’entrata del fondo nella compagnia al posto di Enel. Bruxelles ha comunicato il 10 novembre come scadenza provvisoria per esprimersi.

Lo scorso agostoEnel ha firmato i contratti per la cessione dell’intera partecipazione nella wholesale company: il 40% a Macquaire e il 10% a Cassa depositi e prestiti.

Il contratto relativo alla cessione a al fondo australiano prevede un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. In linea con quanto già annunciato al mercato, il contratto prevede che il corrispettivo risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio e fino al closing dell’operazione previsto per il terzo trimestre di quest’anno.

Riguardo alla cessione a Cdp Equity (Cdpe) del 10% il corrispettivo ammonta a 530 milioni di euro, inclusivo del trasferimento del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber e comprensivo degli interessi maturati.  Cdp sale dunque al 60% della compagnia.

Tiscali, Amiscora abbassa la quota

Amsicora scende con la propria quota in Tiscali. Si apprende dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti, con riferimento a un’operazione del 24 settembre scorso. La partecipazione in azioni passa dal precedente 9,801% dello scorso 30 luglio all’attuale 7,014%, a seguito della conversione della quarta tranche del prestito obbligazionario in azioni ordinarie, sottoscritto tra Tiscali e Nice & Green.
Guardando le partecipazioni in strumenti finanziari e aggregate la percentuale di possesso diretta risulta del 9,735%, di cui il 7,014% dei diritti di voto riferibili alle azioni e un 2,721% in altre posizioni lunghe.

Queste ultime riferite sempre all’accordo tra Tiscali e Nice&Green, che hanno sottoscritto un separato accordo di prestito azionario attraverso il quale Amsicora si è impegnata a prestare a N&G a titolo gratuito, senza alcuna finalità di compravendita – un numero sufficiente di azioni Tiscali che N&G potraà prendere in prestito per anticipare l’emissione di nuove azioni Tiscali. La situazione precedente, al 30 luglio scorso, contava il 12,598% come aggregata e il 2,797% in strumenti finanziari.

Il rating di Eolo

Moody’s Investors Service ha assegnato oggi a Zoncolan Bidco, ovvero
alla società di tlc Eolo, per la prima volta un rating di  famiglia aziendale B2 (CFR) e un rating di probabilità di default (PDR) B2-PD. Contemporaneamente, Moody’s ha assegnato  un rating B3 ai 375 milioni di titoli senior garantiti con  scadenza 2028 emessi dall’azienda. L’outlook è stabile.

Il report della società di rating ricorda che lo scorso 17  luglio, Partners Group, ha  accettato di acquisire una partecipazione del 75% in Eolo per  un valore d’impresa di circa 1,3 miliardi (calcolato per  l’intero 100%).

Partners Group acquisirà la partecipazione  del 75% da Searchlight Capital Partners, veicolo controllato  da Luca Spada, fondatore e amministratore delegato di Eolo.  Il restante 25% sarà di proprietà del veicolo controllato  dallo stesso Spada, che continuerà a ricoprire la carica di Ad.

La transazione dovrebbe essere completata entro la fine  del 2021. “Il rating B2 di Eolo riflette i fondamentali di supporto del mercato italiano dell’accesso wireless fisso, la  forte posizione della società in questo segmento e il suo  solido track record di crescita, spiega Ernesto  Bisagno, analista di Moody’s, aggiungendo che il rating tiene conto anche della modesta scala e della focalizzazione sul  business di nicchia, dell’esposizione al rischio tecnologico  e del suo free cash flow negativo dopo gli investimenti di  crescita.

L’opa su Iliad

Xavier Niel, tramite la società HoldCo II, al termine dell’Opa totalitaria lanciata sulla su Iliad, controlla il 96,40% del capitale e il 96,17% dei diritti di voto della società di tlc e intende lanciare la procedura di “ritiro obbligatorio” dei titoli non detenuti. Il prezzo sarà lo stesso di quello dell’Opa, ovvero 182 euro per azione e riguarderà tutti i titoli non detenuti da Hold Co, ad eccezione di 1,13 milioni di azioni auto-detenute e di 95.663 azioni non disponibili, come precisa una comunicazione all’Amf, l’autorità di sorveglianza dei mercati finanziari francesi. Lo squeeze out riguarda quindi l’1,53% del
capitale di Iliad.

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