“In merito alle notizie apparse sulla stampa, si dichiara che né Open Fiber né i suoi advisor sono in alcun modo coinvolti o informati sull’operazione che Tim, secondo quanto si apprende dai media, avrebbe promosso per l’acquisizione di Open Fiber”. Inizia così la nota inviata in anteprima a Corcom con cui Open Fiber punta a fare chiarezza e a controbattere alla polemica infiammatasi nelle ultime ore a seguito di alcune dichiarazioni del presidente Franco Bassanini che hanno spinto sia Asati, l’associazione che rappresenta i piccoli azionisti Tim, sia il sindacato Uilcom, a intervenire sulla questione con appelli “pubblici”.
Asati, in particolare, nel ribadire la propria posizione in merito al controllo della rete unica delle Tlc – “Deve rimanere in mano a Tim” – ha chiamato in causa Bassanini “intervenuto più volte nel corso della settimana per rimarcare la sua contrarietà al controllo dell’infrastruttura di rete da parte di Tim e ha anche elaborato scenari su come strutturare una possibile combinazione tra Tim e OF”. E da parte sua Uilcom ha puntualizzato che “la rete deve stare sotto il controllo di Tim e bene sta facendo Gubitosi a lavorare per unire le infrastrutture di Open Fiber con quella dell’operatore ex monopolista. Noi della Uilcom abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà a scelte penalizzanti per Tim e, di conseguenza, per i suoi lavoratori che, purtroppo, ancora ricordano le scelte subite a causa della politica”.
“Open Fiber e i suoi amministratori hanno sempre rispettato gli impegni di riservatezza che hanno assunto, ivi compresi quelli nei confronti di Tim, relativi alle discussioni per la valutazione di possibili forme di collaborazione sull’utilizzo delle rispettive infrastrutture – si legge nella nota Open Fiber -. Tra Open Fiber e Tim non è mai stata avviata una negoziazione avente ad oggetto l’acquisizione della società, che avrebbe peraltro dovuto essere discussa con i soci”.