“Abbiamo avviato 31 città che diventeranno 100 nel 2014 e 125 nel 2015. Raggiungiamo già 3,6 milioni di famiglie…”. Il piano Telecom Italia con Vdsl2 procede spedito nella copertura e a breve entrerà nella fase della piena commercializzazione, come ci spiega Roberto Opilio, Direttore Technology dell’azienda.
Facciamo il punto sulla vostra copertura.
Abbiamo circa 15mila cabinet collegati con la fibra e di questi 2.500 attivati per il servizio. Un armadio raggiunge fino a 240 coppie di doppini di clienti potenziali. Copriamo quindi 3,6 milioni di famiglie. Entro il 2013 prevediamo di arrivare a 20mila cabinet. Le città dove poseremo la fibra avranno una copertura pressoché totale.
Ma le famiglie saranno coperte sia da voi sia da Fastweb?
Negli attuali piani, nelle principali città ci sarà una competizione sulle stesse famiglie, che saranno quindi coperte da entrambi, con diversi armadi e diversa fibra.
Perché un utente dovrebbe scegliere voi?
Con Telecom Italia il cliente più esigente entra in un ecosistema Ultra Internet che spazia dalla fibra all’Lte. Per questo abbiamo scelto di comunicare Ultra Internet nello stesso modo per Fibra e Lte: un unico format e un unico family name che apre ad un futuro in cui il cliente passa dalla navigazione Ultra Internet di casa a quella outdoor senza soluzione di continuità, con il massimo delle prestazioni.
Ma perché le vostre offerte sono con velocità 30/3 Megabit?
I 30 Megabit sono il parametro di riferimento per l’Agenda digitale europea. Teniamo conto che, senza vectoring, si può dare qualcosa di più, ma non certo arrivare a 100 Megabit.
Effettivamente i vostri clienti possono usufruire di una connettività in fibra a 30 Megabit?
Possiamo dire che la velocità reale è molto vicina a quella nominale, ma è presto per fare questo tipo di statistiche.
Quando adotterete il vectoring?
Stiamo facendo tutte le prove necessarie dal punto di visto tecnologico e siamo già in grado di utilizzarlo. In gran parte delle città stiamo sviluppando la parte infrastrutturale in accordo con Fastweb; in questo caso il vectoring ha bisogno di un coordinamento tra gli operatori per funzionare, tramite feature tecnologiche che ancora non sono disponibili sul mercato.
Con quale strategia state scavando e mettendo apparati?
Stiamo utilizzando tutte tecnologie innovative. Lavoriamo anche in città che in passato sono state interessante dal progetto Socrate, dove quindi c’è poco bisogno di scavare. Condividiamo la parte di lavori e scavi con Fastweb, ci coordiniamo per ottimizzare investimenti e limitare i disagi per la comunità cittadina. La cablatura della fibra agli armadi è molto veloce grazie all’utilizzo delle mini trincee. Non è questa la parte critica dell’infrastrutturazione.
E qual è la parte critica?
Quella più complessa è la parte elettronica. Siamo alla prima generazione di cabinet dove mettere gli apparati Vdsl di circa 50×70 centimetri. Convenzionalmente li chiamiamo “sopra armadi” ma possono essere posti in vario modo: sopra l’armadio o a lato con una colonnina laterale. In altri casi li interriamo. Nella prossima generazione saranno più compatti e già tutti cablati. Li stiamo testando.
Quando vi costa abilitare un armadio alla Vdsl2?
Ad oggi in media circa 10mila euro. La componente dell’elettronica scenderà di costo, mentre lo sviluppo della rete secondaria – gli scavi – salirà man mano che entreremo nelle città meno infrastrutturate. Credo quindi che gli armadi successivi costeranno di più perché la parte di scavo inciderà maggiormente.
Avete anche fibra ottica nelle case.
Sì, a Milano, su 500 mila unità abitative. E non andremo oltre questo valore.
L'INTERVISTA
Opilio (Telecom Italia): “Avanti tutta con il cablaggio”
Il direttore technology: “Il piano procede spedito anche grazie alle tecnologie innovative utilizzate per la copertura con la fibra. Avviate 31 città che diventeranno 100 nel 2014, già collegati in fibra 15mila cabinet con cui copriremo 3,6 milioni di famiglie italiane”
Pubblicato il 11 Apr 2013

Canali
EU Stories - La coesione innova l'Italia