IL DEAL

Orange-MásMóvil, via libera della Ue alla joint venture spagnola

La Commissione dà l’ok a valle di una serie di impegni presi dalle due società per garantire la concorrenza: cessione dello spettro alla newco e accordo di roaming opzionale. Vestager: “Gli utenti potranno godere dei benefici di un mercato competitivo”

Pubblicato il 20 Feb 2024

vestager

Via libera della Commissione europea alla joint venture tra Orange e MásMóvil in Spagna. Il disco verde arriva a valle di una serie di impegni che le due aziende si sono impegnate a rispettare per garantire la concorrenza.

“La joint venture tra Orange e MásMóvil avrebbe potuto intaccare la concorrenza nella fornitura al dettaglio di servizi internet mobili e fissi in Spagna – spiega la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager –  Tuttavia  gli impegni offerti dalle parti consentiranno alla jv di replicare la forte pressione concorrenziale esercitata da MásMóvil. Gli utenti in Spagna continueranno a beneficiare di un mercato delle telecomunicazioni competitivo, in termini di prezzi, qualità e connettività 5G”.

“Questo via libera della Commissione europea rappresenta un importante passo avanti per lo sviluppo del Gruppo in Europa – ha commentato Christel Heydemann, Ceo di Orange – L’unione dei punti di forza di Orange e MasMovil ci permetterà di raggiungere la massa critica necessaria per innovare e investire per il futuro”. Orange e MasMovil prevedono di completare la transazione entro la fine del primo trimestre del 2024.

L’indagine della Commissione

Il via libera arriva dopo un’indagine avviata da Bruxelles per rilevare eventuali profili anticoncorrenziali dell’operazione in merito alla quale sono emerse preoccupazioni sul fronte della fornitura di servizi internet mobili e fissi in Spagna, sia offerti singolarmente che in pacchetti.

I rimedi offerti da Orange e MásMóvil

Due gli impegni offerti da Orange e MásMóvil per rassicurare la Ue:

  • Cedere lo spettro detenuto da MásMóvil al remedy taker della jv Digi su tre bande di frequenza, due bande di frequenza media (1.800 MHz e 2.100 MHz) e una banda di alta frequenza (3,5 GHz). Lo spettro mobile da cedere consentirà a Digi di costruire la propria rete mobile;
  • Entrare in un accordo di roaming nazionale opzionale, che Digi può decidere di utilizzare o meno. Poiché l’accordo di roaming nazionale è opzionale, Digi sarà libero di rimanere con il suo attuale fornitore all’ingrosso (Telefónica) o scegliere un altro operatore di rete mobile in Spagna (cioè la joint venture o Vodafone).

La Commissione ha quindi concluso che la transazione proposta, così modificata dagli impegni, non solleverebbe più preoccupazioni in termini di concorrenza. “La decisione è condizionata al pieno rispetto degli impegni – spiega una nota Ue – Sotto la supervisione della Commissione, un fiduciario indipendente monitorerà la loro attuazione”.

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