Orange Polonia (gruppo France Telecom), principale operatore telefonico della Polonia, ha annunciato il taglio di 1.700 posti di lavoro, su un totale di 22.400, nel corso del 2013.
“Orange Polonia nella situazione economica attuale deve ridurre i costi. Si tratta di esodi volontari e anche di licenziamenti”, ha detto il portavoce di Orange, Wojciech Jabczynski, aggiungendo che negli ultimi tre anni ha già soppresso 5mila posti.
Orange Polonia, ex Telekomunikacja Polska di cui France Telecom detiene una quota del 49,79% del capitale, è il primo operatore di telefonia fissa del paese con 5,1 milioni di abbonati, e uno dei paggiori player sul mercato del mobile, dove conta 14,9 milioni di clienti, in base agli ultimi dati diffusi dal gruppo relativi al 2012.
La Polonia è uno dei principali mercati europei di France Telecom/Orange, dopo la Francia, la Spagna e il Regno Unito.
Il numero complessivo di clienti sul fisso è in calo costante in Polonia da diversi anni. Nel 2012 è diminuito di 600mila abbonati su un totale di 38 milioni di abitanti.
France Telecom ha dichiarato che i deboli risultati della controllata polacca, Telekomunikacja Polska (Tpsa), non influiranno sull’outlook finanziario e sulla politica del dividendo per il 2012 e il 2013.
L’operatore telefonico francese, che pubblicherà il 20 febbraio i conti dell’intero esercizio, aveva proposto ad ottobre di pagare un dividendo di almeno 0,8 euro per azione per il 2012 e il 2013, in calo rispetto alla precedente intenzione di mantenere il dividendo invariato a 1,4 euro per azione.
Nel 2012 Tpsa ha registrato un calo del 55% dell’utile netto consolidato a 855 mln di zloty polacchi, a seguito di una flessione del 5,2% delle vendite. Il management ha tagliato il dividendo a 0,5 zloty per azione per il 2012, rispetto ad 1 zloty per azione proposto ad ottobre.