Pacchetto Telecom: l’Europa approva

Oggi il Consiglio dei ministri Ue ha dato il via libera all’unanimità al testo di riforma delle Tlc. Il 24 novembre l’ultimo voto da parte dei deputati europei. Il Commissario Reding: “La riforma avrà un impatto macroeconomico enorme”

Pubblicato il 20 Nov 2009

E' in caldendario il 24 novembre il voto finale sul
"pacchetto Telecom da parte del Parlamento Ue (scarica qui il testo finale della
relazione). E il 25 novembre il documento sarà firmato dai
Presidenti di Parlamento e Consiglio Ue. I deputati europei
esprimeranno il loro voto sulla revisione delle regole Ue in
materia di telecomunicazioni, che mira a rinforzare i diritti degli
utenti telefonici e di Internet e migliorare la competizione fra le
compagnie telefoniche europee. Il tutto a seguito dell'ok
all'unanimità al pacchetto di riforma arrivato oggi dal
Consiglio dei ministro della Ue.

"L'adozione del pacchetto telecomunicazioni di oggi dà un
chiaro segnale per aumentare la concorrenza e gli investimenti in
nuove e più veloci reti di telecomunicazioni e dei servizi
all'interno di un mercato unico più forte", sottolinea
Viviane Reding, il Commissario Ue per le Telecomunicazioni.
"La Commissione europea ha combattuto per questa riforma per
due anni, e mi rallegro che molte delle nostre ambizioni europee
sono state approvati dai ministri, grazie al ruolo di guida della
Presidenza svedese".

Secondo Reding "l'approvazione da parte del Consiglio
della riforma delle telecomunicazioni arriva al momento giusto. In
un momento di crisi economica e finanziaria, con un Pil
dell'Unione europea che dovrebbe scendere del 4%
quest'anno, la riforma avrà un impatto macroeconomico molto
positivo. Le nuove regole per le telecomunicazioni dell'Ue
daranno un contributo sostanziale a un mercatop delle Tlc a più
forte, più competitivoa e più favorevole ai consumatori, con le
reti più veloci. Darà anche agli operatori di telecomunicazioni,
gli operatori storici o i nuovi entranti, la certezza del diritto
per garantire che le decisioni in tutti gli Stati membri siano
prese in modo coerente".

Le nuove regole, che avranno effetto a metà 2011, garantiranno
maggiori diritti ai consumatori, l'accesso ad Internet, la
protezione dei dati personali, una maggiore competizione e un più
moderno utilizzo delle frequenze radio.

Garanzie sull'accesso ad Internet
Le restrizioni sull'accesso a Internet potranno essere imposte
solo se ritenute "appropriate, proporzionali e necessarie al
buon funzionamento di una società democratica". Le misure di
restrizione dovranno essere applicate nel rispetto del principio
della presunzione d'innocenza e del diritto alla vita privata.
Dovranno inoltre essere precedute da una procedura equa e
imparziale che garantisca il diritto al controllo giudiziario.

I deputati hanno ottenuto, nel corso dei negoziati finali sul
"pacchetto Telecom" con i rappresentanti del Consiglio,
l'aggiunta di chiare garanzie sull'accesso ad Internet
nella bozza di legislazione su reti e servizi di comunicazione
elettronica.

La nuova legislazione include anche regole
pe
r:

– l'armonizzazione delle normative sulla gestione delle
frequenze radio nell'UE, con particolare attenzione al cambio
dalla TV analogica a quella digitale, previsto nel 2012,
– il miglioramento della cooperazione fra le autorità di
telecomunicazione degli Stati membri
– la possibilità di adottare la cosiddetta "separazione
funzionale", che permette agli operatori dominanti sul mercato
di creare entità commerciali separate, con l'obiettivo di
commercializzare l'uso delle proprie infrastrutture di rete,
aumentando così le prospettive di concorrenza in tale settore.

I diritti dei cittadini e le autorità di
telecomunicazione

Il Parlamento e il Consiglio si erano già accordati, nel maggio
2009, sulle rimanenti due parti del "pacchetto Telecom"
(autorità di telecomunicazione e diritti dei cittadini), approvate
dal Parlamento il 6 maggio 2009 e dal Consiglio il 26 ottobre dello
stesso anno.
La legislazione sui diritti dei cittadini mira ad ampliare i
diritti dei consumatori, garantendo, ad esempio, la portabilità
del numero di telefono al momento di cambiare l'operatore Gsm,
e rinforzare la protezione dei dati personali e della privacy, ad
esempio sancendo l'obbligo di ottenere il consenso degli utenti
prima dell'installazione di "cookies" sui
computer.

I deputati hanno raggiunto un accordo con i ministri per le
telecomunicazioni dell'UE sull'istituzione di un nuovo
organismo comunitario (Berec regulators – Body of European
Regulators for Electronic Communications) formato dalle 27
autorità nazionali di regolazione.

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