Fatturato per la prima volta sotto i 200 miliardi di euro, in calo di 47,9 miliardi di euro (-19,8%). Torna il rosso, con perdite per 4,2 miliardi (-5%), aumenta il debito di 8 miliardi (+5,1%) e si registrano 10.950 dipendenti in meno (-2,3%). Si chiude al ribasso il 2020 delle società a partecipazione statale.
La fotografia è stata scattata dal Centro Studi CoMar nel rapporto “Le partecipazioni dello Stato. Analisi dei bilanci 2017-2020”, che ha preso in esame le 33 società attive in molteplici settori, alcune annoverate come “campioni nazionali” e protagoniste anche a livello mondiale. “Esaminando i bilanci 2017-2020 delle 33 Partecipazioni statali, dal Rapporto (l’unico che aggrega e rielabora), emerge come i risultati dell’ultimo anno siano stati fortemente condizionati dalla pandemia, talvolta aggravando situazioni già difficili e senz’altro interessando politiche dei dividendi, remunerazione, ruolo dello Stato-Azionista”, si legge nel report.
Considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2020, l’82,3% è stato realizzato dalla componente reti e infrastrutture, ripartito fra il 72,1% dell’energia e il 10,2% di trasporti e telecomunicazioni; il 14,3% è ascrivibile alla meccanica; quote di poco superiori all’1,5% per editoria, spettacolo, sport e per l’ict; dell’1% o anche meno per ambiente e territorio o per servizi alla Pubblica amministrazione.
Riguardo alle infrastrutture di rete fra le società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” (utili) si piazza Infratel che risulta anche in pole fra quelle con il migliore rapporto “mon su fatturato” in cui figura anche Open Fiber. Le due società però non mettono a segno risultati altrettanto positivi nella categoria del migliore rapporto “debiti finanziari su fatturato” in cui invece si posizionano bene Sogei e STMicrolectronics.