EX BEAUTY CONTEST

Passera: “Asta frequenze entro fine legislatura”

Il ministro dello Sviluppo Economico: “Tra il 2015 e il 2016 una parte delle risorse oggi in capo alle tv passeranno alle Tlc”

Pubblicato il 06 Dic 2012

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“Conto che la gara verrà fatta prima della fine della legislatura”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, parlando dell’asta per le frequenze tv (ex beauty contest) ad Agorà su Raitre.

“Tra il 2015 e il 2016 – ha ricordato Passera – una parte delle frequenze che oggi sono tv diventeranno frequenze di telecomunicazioni. Oggi siamo nel 4G, nel mobile si andrà al 5G. Il fatto di aver liberato queste frequenze e di averle a disposizione permetterà alle casse dello Stato di avere un beneficio molto forte che non ci sarebbe stato – ha concluso – se non avessimo bloccato quello che era già stato deciso e che era in corso quando siamo arrivati”.

Le frequenze a 700 Mhz riservate all’asta tv (ex beauty contest) saranno riconvertite per i servizi 4G fra il 2015 e il 2017 e quindi assumeranno un grande valore: quando saranno convertite, torneranno nella disponibilità dello Stato e potranno essere rivendute.

Ieri il commissario Agcom Antonio Martusciello ha ricordato che il 17 dicembre si concluderà la consultazione pubblica sull’asta sulle frequenze televisive digitali e nell’ultimo Consiglio Agcom dell’anno, che sarà probabilemtne convocato per il 20 dicembre, potrebbe essere approvato il regolamento, che dovrà poi essere inviato a Bruxelles.

Il 28 novembre il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani ha detto che “al più tardi a metà gennaio penso che potremo mandare (il regolamento sull’asta ndr) al Ministero dello Sviluppo economico”.

Il Mise è responsabile per il via libera definitivo al regolamento di gara, che in ultima istanza dovrà passare al vaglio delle Camere.

Per quanto riguarda la tempistica, metà febbraio è l’ultima data utile per lo scioglimento delle Camere, in vista delle elezioni della prossima primavera. Secondo fonti parlamentari, sembra alquanto difficile che il provvedimento riesca ad arrivare in Parlamento prima della fine della legislatura del Governo Monti. Con il risultato che di asta frequenze secondo le fonti, si rischia di riparlarne dopo l’insediamento del nuovo governo, non prima di maggio o giugno.

Secondo fonti del ministero, allo stato attuale sono in corso studi di compatibilità tra i servizi televisivi e quelli radiomobili per la banda dei 700 Mhz. Il risultato di questi studi saranno presentati nella conferenza mondiale delle radiocomunicazioni che si terrà nel 2015 (Wrc15), nel corso della quale saranno individuate anche ulteriori bande di frequenza da assegnare al servizio radiomobile; in base alle prospettive oggi esistenti ed alle posizioni della Commissione Europea e dei vari paesi aderenti alla Cept (European conference of Postal and Telecommunications Administrations), che comprende 48 paesi europei, è altamente probabile, se non certo, che la banda dei 700 Mhz possa essere assegnata, in quella sede al servizio radiomobile sottraendola al servizio di radiodiffusione televisiva (televisione digitale terrestre).

Il 15 novembre scorso, il Consiglio dell’Agcom ha approvato lo schema di provvedimento per l’assegnazione delle frequenze, che dopo un mese di consultazione pubblica sarà inviato a Bruxelles. Fatti i rilievi del caso, l’Ue rispedirà il documento all’Agcom, che potrà così a sua volta passarlo al Mise per il passaggio in Parlamento prima del varo della gara.

Sei i multiplex messi all’asta: tre del sottoinsieme U (lotti U1, U2, U3), con un diritto d’uso per cinque anni, in quanto la banda 700 MHz dovrà essere ripianificata perché verrà aperta all’uso co-primario da parte delle telco; tre del sottoinsieme L (lotti L1, L2, L3) destinati alla sola TV per 20 anni. “Le previsioni normative della legge 44/2012 – che ha dato avvio alla procedura di gara – hanno portato l’Autorità a riservare un diverso trattamento alle frequenze della banda 700 Mhz, destinate in un prossimo futuro al radiomobile di nuova generazione (Lte): un segnale chiaro della strategia dell’Autorità che mira all’uso efficiente delle risorse frequenziali”, scrive l’Agcom, mostrando un fortissimo commitment dell’Agcom per lo sviluppo della banda larga mobile.

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