IL DOSSIER

Patuano a Letta: “Serve l’impegno a modernizzare il Paese”

Per l’Agenda digitale si apre una nuova fase, ma l’Italia rimane fanalino di coda nei primi segnali di ripresa e nell’uso delle tecnologie. E’ sufficiente concentrarsi sulle priorità individuate dal Crescita 2.0 o politica e istituzioni devono fare di più? Ecco cosa ha risposto al Corriere delle Comunicazioni l’Ad di Telecom Italia

Pubblicato il 21 Gen 2014

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Internet è un pilastro della produttività economica e della vita istituzionale. L’Italia non colmerà mai il gap con il resto d’Europa, in termini di utilizzo della rete, finché il web sarà mero interesse soggettivo invece di essere standard dei comportamenti istituzionali e commerciali, lingua franca che fa superare il divario culturale insieme a quello infrastrutturale, nuovo fattore di sostenibilità ambientale.

È tempo che l’uso di Internet diventi un preciso dovere di cittadinanza, oltre che un appuntamento più o meno lontano sull’Agenda Digitale europea, i cui obiettivi più urgenti, va ricordato, riguardano la domanda e l’offerta di servizi digitali: da promuovere e incentivare in tutte le sedi, con l’impegno di soggetti pubblici e privati, su indirizzo della pubblica amministrazione e delle imprese. Oggi Internet è Rete & Nuvola, insieme inscindibile di accesso e servizi, e se si vuole sostenere la domanda in modo sistematico e non accidentale, è necessario che i servizi che risiedono sul cloud diventino complemento essenziale della vita quotidiana su tutti i fronti: istruzione, sanità, giustizia, lavoro, ambiente, intrattenimento, acquisti online e molto altro.

Tutto deve avere un’estensione digitale sicura, protetta, autenticata, garantita sul cloud. I vecchi moduli analogici sono un costo per la collettività, mentre i processi digitali sono generatori di efficienza (energetica, produttiva, industriale) e di crescita.Telecom Italia sta investendo non solo sulle infrastrutture, ma anche sui servizi, e ci aspettiamo impegno e collaborazione da parte di chi copre un ruolo decisionale e di indirizzo in materia, con l’obiettivo di modernizzare e rilanciare il Paese.

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