Nel dialogo con Metroweb-Cdp per la collaborazione nelle reti di nuova generazione “stiamo andando avanti con buona volontà. Gli spazi per collaborare si possono trovare quando si vuole”. Lo sottolinea oggi l’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, ribadendo l’apertura annunciata dieci giorni orsono. Il piano di Metroweb prevede di portare la fibra ottica fino alle case in 30 città italiane. Il piano di Telecom Italia che, come ha ricordato oggi Patuano, è “market driven”, prevede di portare la fibra ottica fino ai cabinet, cioè agli armadietti, per poi in un secondo momento, e per gradi, arrivare nelle case. “Da parte nostra – ha aggiunto Patuano – c’è buona volontà di sicuro” e “ci sono elementi per una proficua collaborazione”. Sui tempi di realizzazione di questa collaborazione Patuano si è limitato a dire che essi “dipendono da molti fattori”.
Sullo sviluppo di start up innovative il progetto di Telecom passa intanto alla fase 2. Con 2,5 milioni di euro di investimenti l’anno per il triennio 2012-2014, il nuovo Working capital accelerator mira a favorire lo sviluppo di una ‘Silicon Valley’ italiana grazie alla collaborazione con soggetti pubblici e privati tra i quali il ministero dell’Istruzione. In tre anni, Telecom Italia ha selezionato oltre 2.500 nuovi progetti imprenditoriali legati alle tecnologie e all’innovazione, ha contribuito alla fondazione di 13 start up e all’avvio di altre 34 e ha finanziato 58 progetti di ricerca. ‘Abbiamo iniziato a girare le universita’ e a spiegare ai ragazzi che se hanno idee innovative, noi siamo interessati’, ha detto l’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano alla conferenza ‘Italian rainforest. Impariamo a crescere’.
Un passo ulteriore sarà portare alcuni centri ricerca del gruppo all’interno degli atenei. ‘Abbiamo chiesto spazi fisici per spostare i miei ricercatori dentro le universita’ – ha spiegato Patuano – Paghiamo tanto di piu’ al metro quadro quanto piu’ siamo vicini alla caffetteria, vogliamo contaminazioni tra studenti e ricercatori. Ci sono un paio di universita’ che hanno voglia di starci a sentire. Ci saranno novita”.