Sarà Giuseppe Recchi a guidare Telecom Italia fino a che non sarà nominato il successore di Marco Patuano. E’ quanto ha stabilito oggi il cda “lampo” di Telecom Italia chiamato a prendere atto delle dimissioni dell’Ad e ad assegnare all’attuale presidente tutte le deleghe. “Coerentemente con il piano di successione a suo tempo adottato – si legge in una nota dell’azienda – il consiglio oggi ha temporaneamente conferito le deleghe all’Ad Marco Patuano al presidente esecutivo Giuseppe Recchi, che con il supporto del management guiderà il gruppo fino alla nomina del nuovo Ad”. Per Recchi dunque si tratta di un incarico a tempo. A breve tempo. Perché l’azionista di maggioranza Vivendi avrebbe già individuato il manager a cui conferire l’incarico. Ancora non è chiaro invece il ruolo di Recchi: l’attuale presidente resterà in carico con gli attuali poteri oppure per lui si apre la possibilità della presidenza esecutiva, come fu quella di Franco Bernabè?
Proprio oggi, intanto, quale primo atto del suo interim, Recchi ha inviato una lettera a tutti i dipendenti del gruppo. Dopo aver espresso a Patuano “i ringraziamenti di tutta l’azienda per l’impegno e la professionalità dimostrata in tutto il corso della sua carriera in Telecom Italia”, Recchi ha tenuto a “garantire” ai dipendenti che il prossimo Ad sarà “un manager competente, capace e che soprattutto condividerà i valori e gli obiettivi che abbiamo voluto darci e che saranno sempre più ambiziosi”. “Indipendentemente dal tempo che sarà necessario per individuare il nuovo amministratore delegato – aggiunge il presidente di Telecom – il nostro lavoro per la realizzazione del piano industriale che è stato recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione non cambia. Sono certo che come sempre affronteremo e vinceremo tutte le sfide che ci aspettano“.
In attesa di novità Telecom Italia fa sapere che Patuano – dopo oltre 25 anni in Telecom – ha chiuso il rapporto di lavoro con la società con una buonuscita di 6 milioni di euro. “L’accordo, oltre all’erogazione di quanto maturato a titolo
di retribuzione ed emolumenti, fissi e variabili, prevede infatti il riconoscimento di ulteriori importi per 1,235 milioni di euro a fronte della cessazione del rapporto di amministrazione e 4,765 milioni di euro lordi a fronte della cessazione del rapporto di lavoro per 6 milioni di euro lordi complessivi”. “Tale attribuzione – puntualizza la nota – è coerente con la politica di remunerazione e con gli accordi in essere con Marco Patuano; prima dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione l’operazione è stata comunque esaminata dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione – organo competente ai sensi della “Procedura per l’effettuazione di operazioni con parti correlate” di cui si è dotato il Gruppo – esprimendo il proprio motivato parere favorevole alla conclusione dell’accordo”