TELECOM ITALIA

Patuano: “In Sicilia investiremo su Ngn e cloud”

L’ad di Telecom Italia: “Il progetto reti di nuova generazione partirà quest’anno a Palermo e Catania. Nel 2013 via anche a Messina, Agrigento e Siracusa”. Al via entro fine anno il Joint Open Lab: focus su servizi per il mobile Internet

Pubblicato il 25 Giu 2012

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Telecom Italia pronta ad investire in Sicilia su reti fisse e mobili. L’annuncio è arrivato oggi dall’ad Marco Patuano a margine del “Working Capital Accelerator” a Catania. “Il nostro investimento in reti fisse e mobili in Sicilia – ha spiegato Patuano – è una componente molto importante. La parte infrastrutturale riguarda la rete fissa di nuova generazione, che abbraccia un progetto che coinvolge tutti i capoluoghi di provincia della Sicilia: partiremo quest’anno da Catania e Palermo, e dal 2013 si aggiungeranno Messina, Agrigento e Siracusa”.
“Siamo impegnati – ha aggiunto – anche al rafforzamento della parte radiomobile, soprattutto con la copertura dei segnali nei litorali: partiremo dal 2012 per Palermo e nel 2013 per gli altri capoluoghi con un programma di Lte, cioè reti mobili di quarta generazione. Ultimo, ma non meno importante, l’investimento sul cloud computing, sulle nostre infrastrutture di Palermo”.

Intanto Telecom Italia lancia, in partnership con l’Università di Catania, il “Joint Open Lab” che sarà realizzato entro la fine dell’anno e punta a rafforzare le sinergie tra industria e mondo della ricerca.

Al centro delle attività del nuovo lab i servizi di Mobile Internet di prossima generazione, come le tecnologie Nfc (Near Field Communication) per creare nuove piattaforme che integrino le tecnologie più avanzate dei terminali mobili e del cloud computing con elementi di sicurezza e privacy evoluti.

Con questa iniziativa Telecom Italia mira creare sei laboratori di ricerca in Italia insieme con atenei italiani per rilanciare e trasformare i rapporti tra industria e didattica universitaria nel campo dell’innovazione tecnologica. Il laboratorio punta ad attrarre giovani talenti e potrà partecipare a gare per l’accesso a finanziamenti per la ricerca a livello regionale, nazionale ed europeo. L’operatore contribuirà all’iniziativa mettendo a disposizione personale di ricerca, strumentazione di laboratorio, piattaforme di servizio mentre l’Università di Catania metterà a disposizione del laboratorio personale di ricerca, borsisti, stagisti e laureandi.

“Quello tra l’Università di Catania e Telecom Italia – spiegano Patuano e il rettore Antonino Recca – è un rapporto ormai consolidato. Dal 2009 ad oggi abbiamo portato avanti diversi progetti in ambito di formazione e di sperimentazione didattica, attraverso la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica diretto dal professore Vincenzo Catania, oltre a proposte congiunte per finanziamenti sia nazionali sia internazionali. La nostra volontà di proseguire questo percorso si concretizza oggi nell’annuncio della creazione di un vero e proprio laboratorio di ricerca condiviso, che rientra nel progetto piu’ ampio del Gruppo di trasformare radicalmente il modello della relazione tra mondo accademico e impresa per creare valore e alimentare l’industria con idee innovative partendo dal territorio”.

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