“Non abbiamo alcuna intenzione di scorporare la rete”. Mentre il presidente di Cdp Franco Bassanini “riapre” il dossier newco – “il dialogo con Telecom Italia non si è mai interrotto” – il numero uno della telco Marco Patuano ribadisce in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio la “linea” già annunciata in precedenti occasioni. “Sulla rete la strategia non cambia”, ha puntualizzato, spegnendo le voci secondo cui sarebbe ancora in piedi in piano che prevederebbe lo spin off della rete fissa di Telecom Italia e la successiva integrazione delle risorse con quelle di Metroweb, controllata da F2i e dal Fondo Strategico Italiano, controllato a sua volta dalla Cassa Depositi e Prestiti.
A Cernobbio Patuano ha chiarito anche i rapporti con Telefonica a seguito dell’offerta presentata dalla spagnola ai francesi di Vivendi per portare a casa la controllata sud-americana Gvt e cedere parte del capitale detenuto in Telecom Italia. “Con Telefonica non è un ‘addio’ di quelli pieni di rancore. L’ uscita dal capitale di Telecom è una scelta assolutamente rispettabile e, dal nostro punto di vista, non ridurrà la possibilità di lavorare con loro in consessi internazionali come già molte volte abbiamo fatto”, sottolinea Patuano. “Per questo penso che la collaborazione che abbiamo avuto in questi anni con Telefonica sia stata molto proficua”.
Riflettori puntati anche sul Brasile: “Guardiamo al Brasile come a un’occasione di crescita. Quindi una revisione dei nostri programmi originali non è certamente qualcosa che deve sorprendere”. E sulla vendita di Telecom Argentina il numero uno di Telecom Italia annuncia che in caso di ulteriore slittamento dei termini di vendita – Telecom Italia ha concesso tempo fino al prossimo 25 settembre per perfezionare l’operazione – non sia da escludersi la revisione del dossier. “Abbiamo preso atto che nel corso dell’estate il governo argentino ha dovuto affrontare una crisi importante: quindi nell’ambito delle priorità delle authority argentine c’erano tematiche più importanti. Abbiamo dato alla nostra controparte un’estensione del tempo a sua disposizione e credo sia stato una cosa onesta da fare. Ma le estensioni non possono durare all’infinito: le autorizzazioni arrivano o non arrivano e a questo punto il cda rivaluterà l’intero dossier”.
Chiarimenti sono arrivati anche in merito alla questione della revisione del servizio universale – Telecom ha chiesto all’Agcom di rispettare la normativa che prevede un bando di gara e l’avvio di un iter per individuare altri operatori che possano essere interessati a condividere l’onere. “Abbiamo costantemente dimostrato – dice Patuano – il costo di questo servizio, che sostiene solo e unicamente Telecom Italia. Non abbiamo alcun problema a continuare a darlo, ma ci sembra onesto da parte di tutti riconoscere qual è lo sforzo di Telecom che è l’unico che sta prestando questo servizio e che continuerà a prestarlo anche nell’ultimo paesino d’Italia”.
L’amministratore delegato ha ricordato che l’Agcom per il periodo 2006-07 non ha riconosciuto alcun tipo di rimborso per le prestazioni effettuate per il servizio universale.