TELECOM ITALIA

Patuano: “Porte aperte ad accordi commerciali con Mediaset”

L’Ad di Telecom Italia: “L’accordo con Sky non prevede esclusive, consideriamo la nostra piattaforma premium uno strumento per trasmettere contenuti di alta qualità”

Pubblicato il 17 Dic 2014

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Nel 2015 Telecom Italia punta a realizzare un piano industriale focalizzato sugli investimenti. Tra i dossier che la società di tlc sta analizzando con particolare attenzione c’è sicuramente quello di Metroweb e non è escluso che in futuro Telecom possa siglare accordi commerciali anche con Mediaset. “Abbiamo un pò di tempo prima di comunicare” il nuovo piano industriale di Telecom Italia, spiega l’Ad Marco Patuano, in una intervista rilasciata a Class-Cnbc e ripresa da MF, “ma sarß sicuramente un piano evolutivo rispetto a quello del 2014, non dobbiamo immaginarci ulteriori sterzate strategiche. Il che vuol dire, di nuovo, molti investimenti”.

Per quanto riguarda la controllata brasiliana, il top manager ribadisce che “Tim Brasil è una realtà che sta andando molto bene nella telefonia mobile: abbiamo partecipato all’asta per le frequenze e abbiamo predisposto anche per il settore brasiliano piani di investimento molto importanti per la realizzazione di infrastrutture mobili. La possibilità di avere un consolidamento in Brasile è concreta, e come tale bisogna analizzarla. Ma lo scenario si compone di molti elementi, che non sono solo finanziari ma soprattutto industriali. Noi siamo un investitore industriale, e prima di fare scelte che potrebbero dimostrarsi azzardate nel lungo periodo è bene essere molto prudenti”.

In merito ala possibilità di creare il prossimo anno una società di torri e quotarla, Patuano ricorda che “questa è una cosa che abbiamo già comunicato nel 2014, ovvero che avremmo preso in considerazione una riallocazione del capitale investito In particolare, le infrastrutture che riguardano le torri mobili potevano rientrare in questo perimetro. L’abbiamo già fatto in Brasile, e si è conclusa con successo un’operazione che in quel caso è stata di cessione degli asset. Per l’Italia stiamo valutando un range di alternative più ampio”.

Il numero uno della società di tlc non esclude che, dopo gli accordi commerciali con Sky, ce ne possano essere degli altri con Mediaset. “Il fatto di non esserci dati reciprocamente esclusive con Sky lascia la porta aperta per eventuali altri accordi commerciali, che possono essere con Mediaset o con altri che vogliono trasmettere i loro contenuti”, ha detto Patuano, ricordando che “abbiamo comunicato una partnership commerciale con Sky e abbiamo detto fin da subito che questa partnership non prevedeva esclusive, perchè noi consideriamo la nostra una piattaforma premium su cui trasmettere contenuti di alta qualità”.

Nell’intervista l’amministratore delegato ribadisce l’interesse a rilevare la quota che F2i detiene in Metroweb e per la quale Telecom ha avanzato una manifestazione di interesse. “Il piano è molto semplice”, spiega Patuano. “Metroweb è stata una società che è riuscita a infrastrutturare Milano in maniera molto efficiente e molto performante, perchè è riuscita non solo a finalizzare gli investimenti ma anche a coordinarli con le realtà locali. È evidente che la possibilità di replicare un caso di successo come quello di Metroweb in altre città italiane vede il nostro interesse. Si può fare con Metroweb (a breve ci sarà un incontro con l’azionista F2i, ndr), ma si può fare anche senza Metroweb”.

Infine il top manager critica aspramente la decisione dell’Agcom di abbassare le tariffe di unbundling e annuncia ricorso. “Commento la notizia con una certa amarezza. Noi ci troviamo nella stessa giornata ad aver ricevuto due informazioni. Certamente” faremo ricorso, ha detto Patuano. “Da una parte”, prosegue il top manager, “le regole per il 2014 saranno fissate nel 2015, dall’altra sono state riviste le regole del 2010, del 2011, del 2012, e addirittura si potrebbe tornare a parlare delle regole del 2009. Io credo che chiunque debba pianificare investimenti il cui ritorno economico è decennale come minimo abbia un sentimento di scoramento”. Per quanto riguarda invece i prezzi del 2017, Patuano spiega che “ci è semplicemente stato detto che il 2014 e il 2017 verranno discussi nel 2015. Il che non è nient’altro che continuare a procrastinare. Un’abitudine che evidentemente non ha portato tanto bene”.

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