Italtel, fornitore di servizi e reti di nuova generazione, ha
implementato una soluzione di Real Time Location per la Rsa San
Giulio di Beregazzo. La soluzione, nell’ambito del progetto Sure
(Sensori Uwb per il Risk management), sarà adottata nella clinica
di riabilitazione geriatrica del comasco, che conta oltre 90 posti
letto e fa parte del gruppo Laetitia che comprende 25 strutture
attive nel Nord Italia.
Sure è un progetto finanziato dalla Regione Lombardia per
l’identificazione e localizzazione in tempo reale, all’interno
delle strutture ospedaliere, di pazienti, asset (defribrillatori,
pompe ad infusione, barelle, apparecchiature) e visitatori. Oltre a
Italtel prendono parte al progetto anche Eximia, Cosi, Hirelia,
Fondazione Lorenzini e Unimi.
L’introduzione del sistema Sure, si legge in una nota aziendale,
risponde all’esigenza di monitorare la posizione dei pazienti per
prevenirne le uscite dalla struttura e le cadute notturne,
principale causa di fratture nei pazienti anziani. Il sistema
permette la localizzazione precisa e univoca di pazienti, staff
medico, visitatori, apparati elettromedicali e l’associazione ad
ogni paziente del percorso di cura effettivamente seguito,
attraverso l’integrazione con il Sistema Informativo
Ospedaliero.
"Nell’ambito della Sanità Digitale abbiamo predisposto un
piano basato sull’offerta dedicata di soluzioni e sullo sviluppo
di iniziative da portare avanti insieme con le strutture sanitarie
– dice Mirella Mastretti, responsabile per Italtel dei progetti
innovativi sulla Sanità elettronica – La competenza consolidata
nell’ambito delle reti e la costante attenzione all’innovazione
offre l’opportunità ad Italtel di affermarsi oltre che come
system integrator anche come eccellenza per alcune nicchie di
mercato. Telemedicina in mobilità, clinical risk management, bed
side terminal e sanità digitale le quattro principali aree di
azione".
"La soluzione realizzata ci ha portato diversi benefici – ha
detto Mirko Correggioli, Direttore della Rsa San Giulio – Abbiamo
registrato un miglioramento dell’efficacia dell’assistenza al
paziente in termini di qualità delle prestazioni e di
tempestività nell’erogazione, maggiore efficienza del personale
infermieristico, miglior monitoraggio di alcuni processi
organizzativi, come la gestione e prevenzione delle emergenze. Un
aspetto interessante è che alcuni pazienti “coscienti” hanno
mostrato interesse per il progetto derivante da una sensazione di
maggior sicurezza e personalizzazione del servizio ma anche di
centralità del paziente stesso rispetto al percorso
clinico-sanitario".
"La soluzione ci permette di assistere persone che per le loro
patologie sono difficilmente gestibili a livello domiciliare – ha
detto Manuela Alunni, coordinatrice della Rsa San Giulio – Come
sappiamo, la difficoltà nell’assistenza delle persone malate
mette spesso in crisi l'equilibrio del nucleo familiare. La
vera politica del territorio passa anche nel trovare soluzioni a
problemi assistenziali di non facile risoluzione come
questo".
A livello tecnologico, la soluzione è formata da tre componenti
base: tag attivi sotto forma di braccialetto o badge associati a
pazienti o staff medico, che trasmettono impulsi Uwb (Ultra Wide
Band) utilizzati per determinare la loro posizione; sensori
dislocati nell’area dell’ospedale che ricevono ed elaborano i
segnali provenienti dai tag; una piattaforma software per aggregare
i dati di posizione generati e per analizzare e comunicare
l’informazione agli utenti e alle applicazioni gestionali.
I dati vengono messi a disposizione attraverso una console di
gestione con interfaccia grafica user friendly. La console è
web-based e quindi vi si può accedere, previa autenticazione delle
proprie credenziali tramite login, sia da postazione fissa che da
portatile o tablet/smartphone. L’utilizzo di un’infrastruttura
wireless Uwb consente di ottenere un’elevata precisione nella
localizzazione (15-30 centimetri contro i 5-10 metri del
Wi-Fi).
Questo sistema consente quindi alla clinica il monitoraggio
automatico e in tempo reale di alcuni pazienti a rischio per
evitare la loro uscita dal reparto, tramite l’invio di allarmi in
automatico (ad esempio con un sms sul dispositivo
dell’operatore). Permette poi il controllo gli accessi e il
monitoraggio dei movimenti notturni dei pazienti, segnalando quelli
che si svolgono al di fuori di un perimetro di tre metri dal letto,
per prevenire le cadute.
L’attuale deployement del progetto è relativo alla reception e
ad un’ala della struttura ma è già pianificata un’evoluzione
in termini di estensione della copertura all’intera struttura
comprendente anche le aree esterne e l’integrazione con il
sistema gestionale della Rsa.