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Persidera, il dossier rimane aperto

Respinta da Gedi l’avance di Rai Way e F21 (offerta ritenuta “non all’altezza delle aspettative”). Prosegue la due diligence del fondo infrastrutturale I Squared che dovrebbe presentare l’offerta

Pubblicato il 06 Mar 2018

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No all’offerta Rai Way e F2i, contatti in corso con I Squared. E’ questo lo scenario di Persidera le cui modalità di cessione potrebbero essere uno dei temi all’ordine del giorno del cda Tim chiamato ad approvare i conti del 2017 e il nuovo piano industriale per il triennio 2018-2020. In attesa che il fondo americano I Squared concluda la due diligence e presenti l’offerta (si parla di 290 milioni), Tim ha conferito ad Advolis, il trustee francese che sta monitorando gli impegni di Vivendi nei confronti della Commissione Antitrust Ue, la procura relativa alla vendita della sua quota.

Il gruppo Gedi che detiene il 30% di Persidera (il resto in mano a Tim), aveva ricevuto un’offerta da Rai Way e F2i. Ma “l’offerta – ricorda la società – non e’ stata considerata in linea con le aspettative e pertanto e’ stata rifiutata. Sono attualmente in corso contatti con altri investitori, le cui eventuali offerte saranno valutate dalla società”.

In una nota del 3 marzo Tim aveva fatto una precisazione sulla procura a Advolis in cui spiega che la società non rinuncia al governo del processo di valorizzazione del proprio asset. “In merito ad erronee informazioni apparse su alcuni organi di stampa – recita il testo -, Tim precisa che il conferimento ad Advolis della procura relativa alla vendita della partecipazione in Persidera S.p.A. non ha determinato alcun trasferimento della suddetta partecipazione che rimane nella piena ed esclusiva disponibilità di Tim. La Procura si limita ad assicurare la partecipazione del trustee all’esecuzione della deliberazione consiliare assunta in data 23 febbraio 2018, che ne rappresenta pertanto la finalità e il limite.

Tim conferma che il rilascio è stato sollecitato dal socio Vivendi nel legittimo esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, quale conseguenza della mancata proroga da parte della Commissione Europea del termine di cessione della suddetta partecipazione nell’ambito degli impegni assunti nel procedimento di concentrazione, e che vi si è proceduto in esito all’analisi dell’interesse di TIM.

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