Stamattina la Commissione Agenda Digitale ha deciso i referenti regionali che indicherà alla Conferenza delle Regioni (a cui risponde). Nei giorni scorsi sono stati scelti, in accordo con il ministero dello Sviluppo economico, i primi rappresentanti delle Regioni in seno al Cobul, il Comitato banda ultra larga.
Si entra così sempre più nella fase attuativa del piano banda ultra larga, dove il ruolo delle Regioni è appunto centrale per l’utilizzo dei fondi.
Le “nomine” di oggi (che attendono la ratifica della Conferenza) riguardano la commissione congiunta Regioni-Mise per monitorare l’attuazione del recente accordo tra le parti.
Per il Nord, il Centro e il Sud sono stati scelti rispettivamente i referenti di Liguria, Toscana e Basilicata. Indicati anche tre referenti “suppletivi”, da Lombardia, Marche e Calabria. Si tratta di figure tecniche, come Laura Castellani, dirigente responsabile del Settore infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società dell’informazione per la Regione Toscana.
Diversi i referenti regionali, ovviamente, nominati all’interno della segreteria tecnica del Cobul: sono Vito Merola (Campania) e Alessandro Zorer (Trentino Network-Provincia di Trento), rispettivamente per il Sud e il Centro-Nord. Ricordiamo che il Cobul è l’organismo che ha partorito il piano banda ultra larga; composto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dello sviluppo economico, dall’Agenzia per l’Italia digitale, dall’Agenzia per la coesione e da Infratel Italia. Adesso, conseguenza dell’accordo con il Mise, entrano in gioco anche le Regioni. E il gioco entra nel vivo per portare a casa il risultato della grande rete nazionale per la banda ultra larga nelle zone a fallimento di mercato.