Il Piano banda ultralarga per le aree C e D sarà notificato formalmente alla Commissione europea fra mercoledì e giovedì di questa settimana. Secondo quanto risulta a CorCom il documento prenotificato a Bruxelles lo scorso dicembre ha dunque ottenuto il disco verde e ora mancano solo i passaggi finali per l’approvazione definitiva.
Sempre secondo quanto risulta al nostro sito il documento fatto pervenire all’Europa a fine 2015 in via informale ha consentito di arrivare a un piano pienamente condiviso nel giro di brevissimo tempo. E non sarebbero state molte o perlomeno non sostanziali le osservazioni di Bruxelles, pienamente recepite dal nostro Paese.
A riprova dell’imminente ok di Bruxelles gli annunci del premier Matteo Renzi sull’avvio, a fine aprile, della prima gara per la banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato. Gare su cui CorCom è in grado di svelare tutti i dettagli. Secondo quanto risulta al nostro sito infatti le gare saranno “uniche”, ossia comprenderanno realizzazione e gestione della rete, quest’ultima su base ventennale. La prima gara riguarderà – è sempre quanto risulta a CorCom – cinque regioni. E di sicuro si tratterà di regioni del centro-nord visto che tutti i fondi stanziati dal Cipe sono stati “dirottati” verso le aree più indietro sull’infrastrutturazione, quelle appunto che riguardano le zone centrali e settentrionali del paese. Le regioni del Sud – alle quali spettava l’80% delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione – sono state “ricompensate” con un tesoretto da oltre un miliardo. Soldi che però non riguardano la banda ultralarga tout court ma si “estendono” alle opere infrastrutturali di varia natura.