Dall’avvio operativo del Piano Bul a giugno 2021 sono in totale 2.142 i comuni raggiunti dalla banda ultralarga e in fase commercializzazione (411 in più rispetto a dicembre 2020), 1.183 i comuni collaudati positivamente (506 in più rispetto a dicembre 2020) e 4.593 i cantieri aperti (878 in più rispetto a dicembre 2020). È quanto si legge nella relazione sullo stato di avanzamento del Progetto nazionale banda ultralarga a cura di Infratel Italia con i dati aggiornati al mese scorso. A giugno 2021 l’importo cumulato dei lavori ordinati al concessionario Open Fiber da inizio Piano è pari a 1,519 miliardi di euro, di cui 26,3 milioni impegnati nel mese di giugno.
Nello stesso periodo la società in house del ministero dello Sviluppo economico ha verificato 106 progetti di cui 80 approvati e 26 rifiutati. I comuni completati con Cuir (Comunicazione ultimazione impianto di rete da parte di Open Fiber) sono stati 137.
Al 30 giugno 2021 Infratel ha collaudato positivamente 1.183 comuni Ftth e altri 146 con prescrizioni. Sono stati inoltre collaudati positivamente 262 siti Fwa ed altri 20 con prescrizioni.
Infratel verifica le varie fasi di realizzazione dei lavori fino a quella del collaudo in campo. All’esito positivo del collaudo Open Fiber può avviare la commercializzazione dei servizi. Alla data attuale e fino al 30 giugno 2021, in coerenza con lo stato di emergenza e a quanto previsto dal decreto “Cura Italia” ed al fine di fornire ai cittadini i servizi a banda ultralarga tanto necessari in questo periodo di emergenza sanitaria, Infratel ha concesso ad Open Fiber di avviare i servizi anche in comuni privi di collaudo per i quali siano stati completati i lavori con l’emissione del relativo Cuir. I servizi di Open Fiber sono oggi disponibili in 2.142 comuni. In alcuni comuni sono disponibili solo servizi Fwa e a volte solo per una parte delle UI bianche presenti nel comune, mentre in altri sono disponibili sia i servizi Ftth che Fwa.
Alla data del 30 giugno sono stati attivati i servizi a 32.135 unità immobiliari. Sono invece complessivamente 132 gli Olo che hanno richiesto attivazioni ad Open Fiber.
Una difficoltà che sta complicando e rallentando l’attivazione dei servizi è l’ottenimento delle autorizzazioni comunali e provinciali per la realizzazione dei raccordi in microtrincea, come previsto dalla recente normativa (decreto semplificazioni del 31 maggio 2021), tra Roe e sede cliente.
L’avanzamento dei lavori
Nel caso di collaudo positivo, Open Fiber può avviare i servizi nel comune mentre nel caso di collaudo negativo Open Fiber deve rimuovere le anomalie riscontrate da Infratel, ripresentare la documentazione di as built e richiedere un nuovo collaudo. Nel caso invece di collaudo positivo con prescrizioni, la commissione di collaudo Infratel Italia assegna un termine ad Open Fiber (tipicamente 20 giorni) entro il quale dovrà risolvere le lievi anomalie riscontrate che non hanno consentito di chiudere il collaudo positivamente. Non appena OF fornisce evidenza della chiusura delle prescrizioni, il collaudatore, previa verifica, potrà chiudere positivamente il collaudo.
Qualora Open Fiber non adempia alle prescrizioni impartite nei 20 giorni concessi, vengono applicate le relative penali contrattuali. Al 30 giugno 2021 sono state comminate penali per 4,2 milioni di euro.
L’andamento del Piano Bul
L’attività operativa del Piano nazionale banda ultralarga è stata avviata nel 2016 dal soggetto attuatore Infratel Italia con l’emissione dei primi due bandi di gara per la costruzione e successiva gestione in concessione di una rete pubblica a banda ultralarga: Gara 1 per le regioni Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto e Gara 2 per le regioni Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Prov. Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia seguiti da un terzo bando per le regioni Calabria, Puglia e Sardegna emesso nel corso del 2018. Tutte e tre le gare sono state aggiudicate al concessionario Open Fiber; le prime due a giugno e novembre 2017 e la terza ad aprile 2019.
La relazione a giugno 2021 descrive lo stato del Progetto Bul a partire dalle procedure di gara, e poi delle sue 5 fasi operative principali: la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva, l’esecuzione dei lavori, il collaudo e l’avvio dei servizi. Le gare sono state interessate anche da ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato; la relazione include allegati con i dettagli sul contenzioso.
In tutte le gare, sottolinea Infratel nella relazione, i parametri tecnici hanno premiato le soluzioni tecnologiche, la qualità e le performance della rete, l’assetto societario proposto la fine di garantire l’equivalence verso i vari operatori retail, il miglioramento della copertura del territorio rispetto a quanto previsto a base di gara, e il miglioramento dei servizi offerti agli operatori.
Tra gli obblighi di gara vi era il collegamento con reti abilitanti ai servizi over 100 mbit/s di tutte le sedi della Pubblica amministrazione e di tutte le aree industriali ricadenti nelle aree bianche.