Il Piano banda ultralarga non è stato esaminato dal Consiglio dei ministri di oggi ma secondo quanto risulta a CorCom sarà sul tavolo del Cdm previsto per il 27 febbraio. Resta ferma dunque la volontà del governo di accelerare sull’approvazione del Piano. Il documento – secondo quanto risulta a CorCom – è di fatto pronto e la versione finale sempre secondo risulta al nostro sito ha recepito anche le osservazioni della Commissione Ue. E riguardo alla questione relativa all’eventualità di incappare nelle maglie della normativa sugli aiuti di Stato in particolare nelle aree nere e anche in quelle grigie (anche se queste ultime di fatto sono scomparse dal documento) laddove è previsto l’upgrade dai 30 Mbps ai 100 Mbps, la soluzione sta nell’utilizzo di tecnologie che consentano il salto di qualità tecnologico. Si ricorda, infatti, che le norme Ue in materia di aiuti di stato sulle reti a banda larga e ultra-larga all’articolo 3.6 (paragrafi 82, 83 e seguenti) prevedono incentivi nelle aree nere NGA solo a fronte di un salto di qualità tecnologico e quindi qualora le reti Nga non raggiungono l’abitazione finale con reti in fibra ottica e la situazione del mercato non evolva verso al fornitura di servizi superiori ai 100 Mbps.
Il documento finale all’esame del Cdm del 27 febbraio conterrà – sempre secondo quanto risulta a CorCom – le linee guida per la realizzazione del catasto delle infrastrutture ossia del database in cui saranno incluse tutte le infrastrutture del suolo e del sottosuolo (tralicci energia elettrica, tubature gas, rete idrica e fognaria) con l’obiettivo da individuare quelle utilizzabili per facilitare la posa dei cavi in fibra da parte delle telco ma anche per abbattere i costi stessi della posa, almeno nell’ordine del 20%. Secondo quanto si apprende, dal prossimo anno tutte le società che realizzano infrastrutture dovranno fare confluire le stesse nel database.
Secondo quanto risulta a CorCom in occasione del Cdm del 27 febbraio sarà approvato il decreto attuativo allo Sblocca Italia sul credito d’imposta sull’Ires e Irap fino al 50% del costo massimo dell’investimento per gli interventi strutturali sulla rete fissa e mobile, per impianti wireless e via satellite, inclusi gli interventi infrastrutturali di backhaul, per l’accesso alla banda ultralarga.
NORME UE SUGLI AIUTI DI STATO PER LE RETI A BANDA LARGA E ULTRALARGA