Sono più di 42 milioni i rifugiati nel mondo, la cui situazione,
già disperata per conflitti politici o disastri naturali, è
aggravata dalla mancanza di mezzi per poter rintracciare familiari
e amici lontani. In risposta all’invito dell’Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) “Do 1 Thing”,
Ericsson sta guidando un'iniziativa di settore per sfruttare la
tecnologia a scopo benefico, a sostegno della causa dei
rifugiati.
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Ericsson,
Refugees United e Unhcr hanno lanciato una campagna internazionale
coinvolgendo i principali operatori mobili per facilitare, grazie
ai loro servizi, il ricongiungimento dei rifugiati in tutto il
mondo.
Questa iniziativa prevede l’utilizzo dell’ultima applicazione
Android con lo scopo di estendere l’accesso ai servizi Refugees
United e permettere così a milioni di rifugiati di mandare sms,
navigare attraverso dispositivi mobile e accedere all’Android
Market per ritrovare i propri cari.
La piattaforma 'Refugees United' permette ai rifugiati di
usare il telefono cellulare per registrarsi e cercare i loro cari
attraverso un database anonimo e di ritrovarsi attraverso internet
o via sms.
Il servizio mobile pilota lanciato recentemente in Uganda da
Ericsson, l’Unhcr e l’operatore mobile africano Mtn (Mobile
Telephone Networks) è stato ora esteso a più paesi dell’Africa.
Dal momento del lancio, nel settembre del 2010 sono oltre 41mila i
rifugiati che si sono registrati al servizio. Tra questi, i cugini
Abdulahi Hussein Sheikh e Mohamed Ali Salah, che si sono ritrovati
dopo che i problemi in Somalia li hanno costretti alla separazione
nel 1991.
Ericsson sta inoltre introducendo il servizio in Kenya con
l’operatore Safaricom e in Svezia e Danimarca con l’operatore
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