Una “cabina di regia operativa” per la diffusione delle reti in
fibra messa in campo dal Comune di Roma e dagli assessori
competenti, per evitare di spendere “tempo e soldi”. È la
“ricetta” di Stefano Pileri, , presidente di Confidustria
Servizi Innovativi e Tecnologici che, intervistato dall’edizione
romana di Repubblica, ricorda l’importanza di un “coordinamento
per gli interventi sul sottosuolo”, dove “si continuano ad
aprire scavi, ma non se ne approfitta per aggiungere ai lavori
programmati l’ulteriore cavidotto per la fibra”.
“E’ un insieme di tubi vuoti: incide poco sui lavori
programmati di luce, gas o fognature – sottolinea Pileri – ma
nessuno vuole pagare di più”.
A giorni nella Capitale partiranno i test di Telecom, nel quartiere
Prati, e degli Olo a Collina Fleming, ma “ci sono ancora molte
cose da fare perché Roma abbia una dotazione infrastrutturale
degna di una capitale”.
A Roma “siamo partiti è vero, ma ora l’importante è non
fermarsi”, ricorda il presidente di Csit.
“Siamo riusciti a coinvolgere la classe politica della necessità
della rete in fibra", ma è arrivata l’ora di “coinvolgere
manager pubblici e dirigenti”. E la cabina di regia servirebbe
proprio a fare questo.
Pileri: “A Roma serve una cabina di regia per la fibra”
Il presidente di Csit: “Necessario un coordinamento per gli interventi sul sottosuolo. Si continua a scavare senza una programmazione”
Pubblicato il 15 Giu 2010
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