Nel settore delle telecomunicazioni “è auspicabile un mercato unico con l’emersione di operatori paneuropei” ma “dovrà necessariamente rispettare i principi della concorrenza”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, a margine del convegno “Internet 2.0: nuovi profili di regolazione”.
“La realizzazione di un mercato unico nel settore tlc è un’idea che già circola in Europa – ha ricordato Pitruzzella – e le concentrazioni tra diversi gruppi delle telecomunicazioni possono sicuramente portare alla creazione di un mercato unico e alla conseguente emersione di grandi attori paneuropei. Ma tali processi hanno senso – ha proseguito – se portano un contributo concreto all’economia in termini soprattutto di efficienza e innovazione nello sviluppo dei prodotti e si bilanciano correttamente con le esigenze della concorrenza e della stessa efficienza”.
Per questo “eventuali operazioni di concentrazione saranno oggetto di attenta analisi da parte dell’Antitrust” ha concluso il presidente dell’Antitrust.
Già a settembre dell’anno scorso il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato aveva espresso parole di approvazione per il pacchetto Kroes sul mercato unico delle tlc. “Credo che la meta da raggiungere nel campo delle telecomunicazioni – aveva detto – sia la creazione di un vero mercato unico. Più in generale, per incoraggiare la crescita economica e uscire dalla crisi europea, abbiamo bisogno di progredire col mercato unico, nelle telecomunicazioni ma ovunque, nei trasporti, nei servizi pubblici locali, e così via”.
Il piano si propone di eliminare attraverso un mix d’incentivi e obblighi regolamentari la persistente frantumazione su basi nazionali del mercato delle tlc europeo. Frantumazione che, secondo un giudizio diffuso, è all’origine delle sue problematiche economiche e dei ritardi d’innovazione accumulati rispetto ad altre regioni del pianeta, Stati Uniti e Asia in testa.