Più vicino l’Internet delle cose. Countdown per le sim embedded

Anche Telecom Italia nella task force internazionale schierata dalla Gsma per spingere sull’M2M. Previsto per il 2012 il lancio sul mercato di terminali in grado di dialogare fra loro

Pubblicato il 18 Nov 2010

La Gsma annuncia la formazione di una task force di operatori
mobili che studierà lo sviluppo di una sim embedded attivabile da
remoto. Si tratta del primo passo verso la progettazione di form
factor innovative per le comunicazioni mobili, ma anche di un colpo
di acceleratore allo sviluppo dei servizi M2M, perché le sim
embedded renderanno più facile portare la banda larga mobile a
device non tradizionali come le fotocamere digitali, i lettori Mp3,
i navigatori Gps, gli e-reader e gli smart meter.

“La sim tradizionale è stata un’innovazione importante nella
telefonia mobile e ha apportato numerosi benefici ai consumatori in
termini di sicurezza, portability dei contatti e agevolazione della
portability dei device attraverso le reti”, afferma Rob Conway,
ceo e membro del board della Gsma. “Ma oggi la nostra industria
si evolve dal semplice compito di connettere i telefoni a quello di
connettere un’ampia gamma di device ed è chiaro che la sim
embedded può offrire una maggiore flessibilità. La sim embedded
fornirà maggiori livelli di sicurezza e portability per i
consumatori e aprirà le porte a nuove funzionalità, abilitando
servizi come le applicazioni Nfc e l’e-wallet per i pagamenti
wireless”.

La task force guidata dalla Gsma è formata da un gruppo di esperti
di tecnologia che appartengono ai maggiori operatori mondiali, come
At&t, China Mobile, Deutsche Telekom, France Telecom Orange, Kt,
Ntt Docomo, Sk Telecom, Telecom Italia, Telefónica, Verizon
Wireless e Vodafone. Il gruppo collaborerà anche con i principali
produttori di sim.

La task force analizzerà innanzitutto i requisiti di mercato,
entro gennaio 2011; poi verrà messa a punto una soluzione tecnica
basata sui principi di apertura e standardizzazione. La sim
embedded su cui il gruppo intende lavorare dovrebbe includere la
possibilità di programmare la sim card e l’abilitazione
dell’attivazione remota della sim.

I device con le nuove sim embedded dovrebbero apparire sul mercato
nel 2012; i device con le sim tradizionali, ovviamente,
continueranno a funzionare sulle reti esistenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati