Sono due milioni a fine 2011 gli italiani che accedono a servizi di Mobile Banking via smartphone, in crescita del 300% rispetto all’anno precedente. Lo stesso trend di crescita si è registrato anche nel primo trimestre del 2012. Il 70% delle banche offre alla propria clientela almeno un servizio di Mobile Banking (sia esso un alert via Sms o la visualizzazione degli ultimi movimenti tramite Mobile site o App). Le banche che ad oggi non offrono servizi Mobile Banking, principalmente di piccole dimensioni nel 50% dei casi prevedono di realizzare i servizi nei prossimi sei mesi e nel 30% nel prossimo anno.
Questo lo scenario tracciato dal Primo rapporto annuale dell’Osservatorio Mobile Banking, coordinato da Abi Lab e dalla School of Management del Politecnico di Milano, cui hanno partecipato 34 banche/gruppi rappresentative di circa l’80% del sistema in termini di sportelli oltre a Poste Italiane.
Il potenziale del Mobile banking
Rispetto a un bacino di circa 33 milioni di correntisti si contano oggi 48 milioni di possessori di cellulari, di cui soprattutto 25 milioni con uno smartphone in tasca. A fine 2011 gli utenti attivi di Mobile Banking su Smartphone in Italia, limitatamente alle sole piattaforme App e Mobile Site, erano già oltre 2 milioni, con un incremento per entrambi di oltre il 300% sul 2010, crescita confermata anche nel primo trimestre 2012 durante il quale il Mobile Site ha mostrato l’incremento più rilevante. Questi importanti tassi di crescita possono far pensare di raggiungere in qualche anno gli utenti di home banking che oggi sono circa 14 milioni.
“È possibile ipotizzare che la penetrazione dei servizi bancari possa aumentare anche presso fasce di utenza in parte non “bancarizzate” o che non utilizzano l’home banking, come i giovani, “divoratori” di nuove tecnologie e sempre al passo con le innovazioni, i disabili, che grazie al Mobile spesso riescono a superare alcune “barriere” di accesso presenti sugli altri canali, o gli immigrati, che in questi device trovano un punto di contatto più semplice e rapido alla Banca – ha commentato Mariano Corso, Professore Ordinario del Politecnico di Milano – Il potenziale del Mobile Banking può essere ulteriormente sviluppato anche tramite strumenti innovativi come le carte-conto associate ai nuovi sistemi di pagamento Nfc o al trasferimento di denaro (il servizio di ricarica della carta prepagata è uno dei servizi più di successo)”.
Per quanto riguarda i tablet, invece, si registrano solo poche decine di migliaia di utenti attivi a fine 2011 su un bacino di 1,5 milioni di Tablet in uso.
Piattaforme tecnologiche
Al momento l’attuale offerta di servizi Mobile Banking è disponibile su quattro “piattaforme tecnologiche”: Sms, Sim toolkit, Mobile Site e App. “Alcuni casi in Italia, come per esempio la ricerca localizzata degli Atm, o all’estero, come l’incasso di assegni attraverso codici bidimensionali dimostrano che il Mobile consente di sviluppare servizi completamente nuovi accanto a quelli tradizionali, con limitati vincoli tecnologici o infrastrutturali, visto la diffusione di esperienze d’uso e delle connessioni in mobilità, con il broadband che ha raggiunto il 43% tra i possessori di cellulare – aggiunge Romano Stasi, Segretario Generale di Abi Lab – La sicurezza nei sistemi Mobile, inoltre, a livello tecnologico, è paragonabile a quella nell’Home Banking, tanto che una rilevazione ABI Lab evidenzia l’assenza di frodi nel 2011 sul canale Mobile. All’utente, ovviamente, resta sempre il compito di vigilare sulla riservatezza dei codici di accesso e sul phishing”.
Il 100% delle banche che offrono servizi su queste piattaforme sono partite dal saldo e lista movimenti del conto corrente. Quasi la totalità delle App e dei Mobile site delle banche permette ai propri utenti di usufruire delle principali attività dispositive come l’effettuazione di bonifici e la ricarica del cellulare.