Taglio costi e massima efficienza sono le due sfide che attendono le telco ora più che mai, considerati gli impatti della pandemia sui ricavi e soprattutto sui margini. Dba Group, in questo mondo di profonda trasformazione, ha deciso di puntare su un valore cruciale: la competenza. “Rispondere alle esigenze del mercato delle telecomunicazioni oggi significa investire in nuove competenze professionali e nella qualificazione dei progettisti”, afferma Antonio Politano, Cto e Responsabile Innovation.
Un percorso che viaggia di pari passo con la trasformazione digitale in senso innovativo: “Negli ultimi cinque anni abbiamo abbracciato nuove tecnologie di progettazione – ha chiarito ancora -, introducendo lo standard Bim al posto del Cad, ma anche potenziando la divisione Information technology per creare piattaforme per le operations e la manutenzione delle infrastrutture”.
Il segreto per crescere con successo nei mercati competitivi? Per Politano non c’è dubbio: “Serve innovare”. “In altre parole – puntualizza -, prendersi rischi e mettersi in gioco con risorse proprie, proprio come noi abbiamo fatto nel 2015, in un’epoca in cui certe innovazioni non erano ancora richieste, introducendo la tecnologia Bim”. Vien da sé che anche le partnership con telco devono evolversi sulla scia di questa logica: “Se per sopravvivere in un mercato competitivo gli operatori devono innovare, allora anche i partner strategici devono adottare la stessa prospettiva”, ha concluso.
Digital twin: un valore tutto da scoprire
Lo scorso anno Dba Group ha annunciato una spinta sulla tecnologia del digital twin nel settore delle infrastrutture tecnologiche, in particolare i data center. Che si nasconda in quest’idea un aiuto destinato anche alle telco, almeno in termini di servizi più evoluti?
La risposta è sì, ma c’è un ma. “Quella di orientarsi sul digital twin è una scelta che deriva da un fatto cruciale – ha chiarito Politano -: nell’era digital, è il dato che assume valenza. Davanti a grandi moli di dati, l’uso di algoritmi capaci di estrarre valore è sempre più fondamentale. Ma perché applicare questa tecnologia ai data center? Oggi i mille prodotti sul mercato che lavorano sul controllo dei dati ragionano tutti allo stesso modo: se qualcosa non va, accendono una spia rossa e mandano un’email o un sms. La differenza con il digital twin? Sta nel fatto che questa nuova tecnologia usa dati e modelli per far sì, semplicemente, che la spia non debba mai accendersi. E’, in altre parole, un sistema di early warning”.
Rapporto competitività Istat: chi investe in tecnologie digitali è più competitivo e produttivo
La strada per farne valore concreto per il comparto tlc è ancora lunga, tuttavia. “In Italia il settore delle telecomunicazioni è agli albori nell’uso di questa tecnologia – ha infatti chiarito il Cto e Responsabile Innovation Dba Group -: oserei dire che è quasi più arretrato rispetto ad altri settori industriali, dall’aeronautico all’automobilistico, sino all’energetico e alla logistica portuale, dove il digital twin è già realtà conclamata. Noi restiamo comunque convinti dell’enorme potenzialità di questa tecnologia nel settore tlc, e a questo scop abbiamo avviato sperimentazioni ad hoc. Il problema, in ogni caso, resta pratico: al momento, nonostante il gran parlare, non ci sono ancora le condizioni per sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia”.