La digitalizzazione è fondamentale nella realizzazione di reti innovative ed efficienti: ciò porterà a una gestione delle reti sempre più su un piano digitale anziché reale. Lo ha dichiarato Antonio Politano, Coo Innovation and System Integration Dba Group intervenendo alla tavola rotonda “Next generation network, fra intelligenza artificiale e machine learning” nell’ambito del quarto appuntamento del web summit Telco per l’Italia 2020 organizzato da CorCom e Digital360.
“Le tendenze attuali, come l’utilizzo estensivo della sensoristica a basso costo e l’uso di sistemi con grande capacità di calcolo, permettono di realizzare sistemi complessi che le telco usano per rendere le reti meno costose e più efficienti anche dal punto di vista energetico e per prendere decisioni operative in modo più efficace”, ha affermato Politano.
Una delle tecnologie più promettenti da questo punto di vista è quella del digital twin: “Dal punto di vista tecnologico è una realtà matura e consolidata, come applicazioni di campo siamo ancora nella fase delle prime esperienze”, ha evidenziato il top manager di Dba Group.
“I modelli di intelligenza artificiale nei digital twin imparano dai dati degli impianti e creano correlazioni tra eventi difficilmente riscontrabili dagli operatori umani”, ha proseguito Politano. “Per esempio, in un data center, controllano il funzionamento degli apparati e rilevano eventuali anomalie nei sistemi di raffreddamento, nei trasformatori, nell’utilizzo degli spazi o delle risorse energetiche e anticipano le problematiche. Oggi il site manager viene informato tramite interfacce web, ma Dda sta studiando modelli Ai che permettono un intervento automatizzato, pur con la supervisione dell’addetto umano”.
La sostenibilità dei data center è fondamentale, tanto più nell’era del 5G. “Anche le tecnologie digitali inquinano in termini di emissioni di CO2”, ha detto il top manager, “e una parte non trascurabile di queste tecnologie è legata al consumo di dati, che col 5G è destinato ad aumentare. Per questo si sta diffondendo il concetto di sobrietà digitale, che consiste in comportamenti che limitano il consumo di dati senza valore aggiunto”, ha sottolineato il top manager.
Uno dei passi fondamentali sulla strada della “sobrietà digitale” è la razionalizzazione dei data center con politiche di consolidamento e efficienza energetica. Politano ha citato il piano Agid per ridurre i ben 11.000 data center che servono oggi 22.000 PA totali con l’obiettivo di passare a un massimo di 7 datacenter nazionali e farli gestire in maniera coordinata a unità unica. “Le piattaforme informatiche e i digital twin aiutano con le informazioni che raccolgono e le indicazioni che forniscono”, ha concluso Politano, “per ridurre gli sprechi e rendere sempre più efficienti e sostenibili i data center”.