In tema di tutela dei consumatori nel campo di internet e e-commerce è necessario “definire un criterio ragionevole di divisione delle competenze” fra Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e l’Autorità garante della concorrenza. È quanto sistiene il commissario Agcom Antonio Preto che però osserva come “la questione sia nota ma non ancora sopita nonostante le plenarie del Consiglio di Stato 2012: gli insegnamenti giurisprudenziali ci dicono che è necessario definire un criterio ragionevole di divisione delle competenze, che, però stenta ancora ad affermarsi”.
Secondo Preto, oltre a quella giudiziaria, la centralità della assicurazione dei diritti in via amministrativa è essenziale. È dunque necessario “un chiaro riparto di competenza” fra Agcom e Agcm: “L’Antitrust – dice Preto – deve giungere a collaborare pienamente con la sua “gemella”, rispettando la specificità del sapere dell’Agcom e contribuendo ad assicurare una tutela globale del consumatore”.
Secondo il commissario Agcom, mentre alcune recenti iniziative giurisdizionali non sembrano porsi nell’ottica di una sana cooperazione amministrativa (richiesta dall’art. 97 della Costituzione per assicurare il buon andamento della Pubblica Amministrazione), il provvedimento del 30 settembre con cui l’Autorità guidata da Antonio Pitruzzella ha deciso di lasciare ad Agcom la valutazione su alcune pratiche commerciali scorrette in tema di telecomunicazioni “sembra costituire un primo passo nella giusta direzione”.
Il Commissario ricorda poi che la funzione dell’Autorità presieduta da Angelo Marcello Cardani risponde agli obiettivi indicati dall’art. 8 della direttiva quadro in materia di comunicazioni elettroniche (n. 21/2002/CE), che prevede una effettiva difesa degli interessi dei cittadini: “Il suo ruolo è funzionalmente preposto al raggiungimento di un obiettivo dell’Unione.
Quanto alla proposta della Commissione europea per la creazione di un Mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche, secondo Preto anche tematiche come la net neutrality, la trasparenza o gli obblighi in tema di risoluzione del contratto possono rilevare ai rapporti tra Agcom e Agcm.
Il commissario ricorda che l’articolo 23 della proposta consente lo sviluppo e la fornitura di servizi a banda larga specializzati, con performance migliori rispetto all’accesso standard a Internet (best-effort-based). Per Preto, si tratta di un “punto delicatissimo.” Soluzioni contrattuali distinte, a dire della Commissione, possono essere ammesse. Tuttavia, “è necessario garantire che lo sviluppo dei servizi specializzati non incida su quelli generali. Occorre una convivenza non invasiva che non leda, neanche minimamente, i diritti degli utenti legati alla banda larga e ultralarga”.
Preto a Pitruzzella: rispettare le competenze di Agcom
Il commissario: “Fra noi e Antitrust collaborazione necessaria per assicurare al consumatore una tutela globale. Ma va rispettata la specificità del sapere dell’Autorità per le Comunicazioni”
Pubblicato il 08 Ott 2013
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