Dopo l’allarme del governo tedesco e l'istruttoria italiana,
i dati raccolti da Google sulle reti wi-fi suscitano anche la
preoccupazione delle autorità federali americane. Il presidente
della Federal trade commission, Jon Leibowitz, ha reso noto che
l’agenzia intende indagare su quanto accaduto mentre Google
effettuava le riprese per le mappe del servizio Street View, ovvero
la raccolta e registrazione di dati personali degli utenti
scambiati su reti wireless non protette.
Leibowitz ha rivelato che Google è già stata informata
dell’indagine della Ftc e ha incontrato i rappresentanti della
commissione per cercare di risolvere la questione. Non si tratta
ancora di un’inchiesta ufficiale, ha chiarito Leibowitz, ma non
è escluso che si prosegua verso quella direzione.
“Stiamo collaborando con le autorità per rispondere a ogni
domanda e risolvere ogni motivo di preoccupazione”, ha commentato
Google. La scorsa settimana l’azienda di Mountain View ha
rivelato che le auto che usa per prendere le immagini per le sue
mappe online hanno inavvertitamente raccolto anche i dati sulla
navigazione Internet delle persone che si collegano su reti
wireless non protette.
Dopo le ammissioni della società californiana fatte davanti
all'Autorità tedesca per i dati personali, anche l’Italia ha
avviato un'istruttoria nei confronti dell'azienda di
Mountain View per verificare la correttezza del trattamento dei
dati personali nell’elaborazione del servizio Street View. Il
procedimento del garante della Privacy è stato aperto in merito
alla raccolta effettuata dalla società sul territorio italiano e
che, secondo quanto ammesso dalla stessa Google Italia, ha
riguardato, oltre che immagini e dati relativi alla presenza di
reti wireless e di apparati di rete radiomobile, anche frammenti di
comunicazioni elettroniche. Riguardo a quest'ultima tipologia
di dati, il garante ha invitato la società a sospendere qualsiasi
trattamento fino a diversa direttiva dello stesso garante.
Google ha assicurato che non raccoglierà più dati su wi-fi e
discuterà con i regolatori su come disfarsi delle informazioni che
ha suo malgrado messo insieme fino ad oggi e che, garantisce il
colosso della ricerca, non ha mai usato.