Oltre 170 milioni di euro. A tanto ammonta l’investimento di Prysmian Group per una nuova nave posa-cavi che permetterà di migliorare l’approccio “chiavi in mano” dell’azienda per fornire progetti Epci (Engineering, Procurement, Construction & Installation) con soluzioni “end-to-end”: tali soluzioni includono servizi di ingegnerizzazione, produzione, installazione, monitoraggio e diagnostica dei sistemi in cavo sottomarino per la trasmissione di energia. “In particolare l’investimento nella nuova nave è finalizzato a supportare le prospettive di crescita a lungo termine del Gruppo nel mercato dei sistemi in cavo sottomarino, rafforzandone le capacità di installazione ed esecuzione di progetti di interconnessione e di cablaggio di parchi eolici offshore”, spiega una nota di Prysmian.
Con la nuova nave posa-cavi aumenterà la capacità di installazione in acque profonde a più di 2.000 metri e quella di carico cavi superiore grazie ad ampie piattaforme rotanti. Sarà possibile eseguire operazioni complesse di installazione supportando diverse attrezzature per l’interro, inclusi gli “aratri sottomarini”, sistemi all’avanguardia per il posizionamento e la tenuta in mare ed un ridotto impatto ambientale. L’ operatività della nuova nave posa-cavi è prevista entro il secondo trimestre del 2020.
Nel 2017 il Gruppo Prysmian si è aggiudicato nel settore dei cavi sottomarini diverse importanti commesse con un order intake del valore di circa 1 miliardo e con un portafoglio ordini per oltre 2.400 milioni al 31 dicembre 2017. Tra i principali progetti di interconnessione recentemente assegnati a Prysmian figurano IFA2, collegamento energia sottomarino tra Gran Bretagna e Francia, e l’interconnessione Ngcp (National Grid Corporation of the Philippines) nelle Filippine. Nel settore dei parchi eolici offshore Prysmian realizzerà per conto di Rte (Réseau de Transport d’Électricité – operatore di rete francese) i collegamenti tra i primi parchi eolici offshore che verranno costruiti in Francia.