FINANZA

Prysmian spinta dal tandem energy-telecom

Il colosso dei cavi archivia il primo semestre 2017 con fatturato in calo dell’1,5% a 3,9 miliardi ed Ebitda in aumento del 2,6%. In sofferenza il segmento Oil&Gas, torna al segno più la divisione Industrial. L’Ad Battista: “Premiata la nostra strategia di investimento”

Pubblicato il 27 Lug 2017

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Solida crescita nel segmento Telecom, ritorno al segno più per quella degli Energy Projects, conferme per la divisione Industrial & Nwc e debolezza permanente per il business Oil&Gas. È una performance dalle intensità differenti quella di Prysmian, che ha chiuso il primo semestre dell’anno con 3,9 miliardi di euro di ricavi, in calo dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma con un trend di ripresa nel periodo aprile-giugno.

La variazione organica delle revenue del segmento Energy Projects risulta ancora negativa nel semestre (-5,3%), pur mostrando un’inversione di tendenza a partire dal secondo trimestre chiuso con un ritorno al segno positivo (+3%). La crescita nel segmento Telecom rimane solida (+7,5%) grazie alla crescente domanda globale di cavi in fibra ottica (prosegue la riduzione dei volumi di cavi in rame a un ritmo in linea con le attese). Tornano a crescere anche i ricavi del segmento Industrial & Nwc (+2,5%), mentre permane debole la performance di Energy & Infrastructure (-3,3%), da cui ci si attende però un potenziale miglioramento nella seconda metà dell’anno, e quella del segmento Oil & Gas (-14,8%), che comunque mostra un miglioramento nel secondo trimestre 2017.

Il gruppo registra un Ebitda rettificato di 362 milioni, in crescita del 4,3% rispetto al primo semestre 2016 con un netto miglioramento della profittabilità del segmento Energy Projects (Ebitda Rettificato sui ricavi al 17,0% dal 14,6%). In crescita anche i margini del Telecom (da 13,7 a 16,8%) grazie alla crescita dei volumi e agli effetti degli investimenti in efficienza nella produzione della fibra. L’Ebitda di gruppo si attesta a quota 331 milioni (+2,6% anno su anno) mentre il risultato operativo è pari a 207 milioni, in calo del 4,6% rispetto ai 217 milioni del primo semestre 2016 a causa della variazione del fair value derivati metalli. Migliora l’indebitamento finanziario netto, pari a 1 miliardo al 30 giugno 2017, circa 30 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 (includendo anche 99 milioni di piano di buy back realizzato a partire da gennaio).

“Il primo semestre dell’anno ha visto un deciso incremento della redditività, con margini in miglioramento nei business strategici Energy Projects e Telecom – spiega l’amministratore delegato Valerio Battista -. L’andamento dei ricavi ha evidenziato un netto miglioramento nel secondo trimestre dopo un avvio debole dovuto al phasing sfavorevole nel business Energy Projects. Positivo anche il trend del segmento Industrial, il cui order backlog consente di essere positivi anche per la rimanente parte dell’anno”. I progetti acquisiti sia nei cavi e sistemi sottomarini, aggiunge Battista, “premiano la strategia di investimenti del gruppo orientata a potenziare la capacità di esecuzione dei progetti submarine e la capacità produttiva nei cavi e fibre ottiche. Le previsioni per l’intero esercizio 2017 sono confermate – conclude l’Ad – con un Ebitda rettificato atteso nel range 710-750 milioni”.

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