Dopo l'acquisizione dell'olandese Draka, Prysmian (ex
Pirelli Cavi) archivia il 2010 con ricavi in crescita del 3,2% a
oltre 4,5 miliardi di euro mentre l'utile netto scende del 16%
rispetto all'anno precedente attestandosi a 173 milioni. Il cda
ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,166 euro per
azione per un monte dividendi di 35 milioni. Il risultato operativo
è stato pari a 309 milioni di euro (-7,6%), anche a causa dei
quasi 100 milioni di oneri finanziari registrati, il doppio
rispetto al 2009.
C’è da dire che nella seconda metà dell’anno l’azienda
guidata da Valerio Battista ha registrato una performance postivia,
con una crescita organica del 9,7% e un margine operativo lorodo di
206 milioni di euro, a fronte dei 181 milioni del primo
semestre.
''Il 2010 ha segnato l'avvio di una fase di
ripresa", dice l'amministratore delegato Valerio Battista
sottolineando che l'incremento dei volumi nel secondo semestre
ha iniziato a riversarsi positivamente anche sulla redditività, in
miglioramento rispetto ai primi sei mesi.
"I positivi risultati conseguiti ci consentono inoltre di
avviare l'integrazione con Draka forti di una confermata
solidita' patrimoniale e finanziaria", aggiunge Battista.
Per il 2011 l’azienda si aspetta una crescita dei ricavi non
superiore al 10%. Dalla fusione con Draka, Battista conferma il
target di raggiungere sinergie per 100 milioni di euro.
Ma l’allerta è massima soprattutto sugli scenari politici e
quindi ai prezzi delle materie prime, di cui Prysmian è grande
acquirente.
Il cda di Prysmian, dopo l’acquisizione di Draka, apre le porte a
due rappresentanti del gruppo olandese, come previsto dagli
accordi. L'integrazione vera e propria inizierà nelle prossime
settimane.