Prysmian (ex Pirelli Cavi) è fiduciosa di raggiungere
nell'Opas in corso su Draka il 75% di adesioni degli azionisti
dell'azienda olandese, ma conta di arrivare al 95%. Lo ha detto
l'amministratore delegato Valerio Battista, al termine
dell'assemblea dei soci.
"Sono ragionevolmente fiducioso nel 75%, ma io conterei sul
95%", ha detto Battista alla Reuters, riferendosi alle
adesioni che prevede di ricevere all'offerta.
Il manager, che ha parlato dopo il via libera degli azionisti
all'aumento scindibile del capitale per massimi nominali
3.270.409,90 euro al servizio dell'Opas sul gruppo olandese, ha
spiegato che il prossimo step, in calendario domani, sarà
l'assemblea di Draka, chiamata a deliberare su aspetti tecnici
legati all'operazione. "Il 3 (febbraio) si chiuderà
l'offerta – ha proseguito Battista – Contiamo nel closing entro
il mese di febbraio".
"Draka – ha puntualizzato – resterà autonoma fino a che non
sarà fusa con Prysmian". "A tendere, le due società
diventeranno un gruppo unico, mantenendo distinti i
marchi".
Per quanto riguarda i tempi dell'integrazione, Battista ha
parlato di "2-3 anni" in caso di adesioni all'Opas da
parte di oltre il 75% degli azionisti Draka, mentre "sopra il
95% faremo lo squeeze-out e i tempi saranno più brevi".
L'ad di Prysmian ha spiegato che, una volta realizzata la
fusione con Draka, il nuovo gruppo "potrà raggiungere
nell'arco di due-tre anni" i livelli attuali di
redditività di Prysmian, ovvero "un Ebitda pari al 10% circa
dei ricavi". Fermo restando che la velocità del rilancio dei
margini "dipende molto dal mercato".
Il manager ha confermato le stime sulle sinergie
dell'integrazione con Prysmian, viste a 100 milioni
nell'arco di tre anni, sebbene gli analisti le giudichino
conservative. "Confermiamo la stima sulle sinergie", ha
detto, "ritengo siano ragionevolmente valutate".
Intanto, scrive Milano Finanza, Mediobanca ha alzato il rating sui
titoli Prysmian, mentre Unicredit prevede un impatto sugli utili
già nel 2011. Il valore complessivo dell'operazione è pari a
850 milioni di euro, 420 milioni in contanti e il resto in
azioni.
Battista ha aggiunto che, una volta digerita Draka, la nuova
società "avrà forza e bilancio per fare ulteriori
acquisizioni", nel quadro di "un ulteriore consolidamento
del mercato", ma, ha puntualizzato, ci sarà bisogno di
"un paio d'anni per curare l'integrazione".
Nel medio termine, metabolizzata Draka, Prysmian avrà come
"primo target" la "protezione delle quote di
mercato" e si focalizzerà sulla realizzazione delle
sinergie.
Rispondendo a una domanda sull'andamento atteso per il primo
trimestre, l'ad ha affermato che "i dati sul mercato
sembrano dare un quadro più simile alla seconda parte del 2010 che
alla prima", parlando di "economia reale in lento
recupero".
Da ultimo, stimolato sul tema di eventuali tagli
all'occupazione, Battista ha spiegato che sono stati
"presi impegni in Olanda" e, pertanto, "non
metteremo mano al perimetro industriale", mentre negli altri
paesi in cui sono presenti Prysmian e Draka "dovremo studiare
le sovrapposizioni", ma, "se il mercato dovesse
ripartire, gli interventi sull'occupazione potrebbero essere
limitati".