Portugal Telecom (Pt) non ha intenzione di cedere alle lusinghe
dell'offerta da 6,5 miliardi di euro di Telefonica per la quota
che detiene in Vivo. E passa al contrattacco ribadendo che la
proposta sottostima il valore del primo operatore mobile brasiliano
e che sono infondate le minacce spagnole di bloccare il flusso dei
dividendi di Brasilcel, la holding che detiene il 60% di Vivo
controllata congiuntamente da Telefonica e Pt.
''Telefonica ha consistentemente minimizzato il valore
intrinseco di Vivo", spiega Zeinal Bava, amministratore
delegato di Portugal Telecom, in una e-mail riportata da Bloomberg.
Secondo Bava ''il valore di un asset con il potenziale di
crescita futura di Vivo non può essere misurato esclusivamente da
meri criteri finanziari, in quanto 'ha anche un valore
strategico e questo deve essere riconosciuto''.
Vivo – afferma il numero uno di Pt – è infatti l'operatore
meglio posizionato per avvantaggiarsi della crescita del mercato
brasiliano. ''Più del 50% dei nostri ricavi sta arrivando
dal Brasile – ha detto Bava – che è un mercato molto grande ed è
destinato a superare la crescita nelle economie dell'Europa
occidentale''.
Bava rispedisce al mittente anche la minaccia di blocco dei
dividendi in Brasilcel, preannunciata sul Financial Times dal
direttore finanziario di Telefonica, Santiago Fernandez Valbuena,
in caso di mancata accettazione dell'offerta.
''Telefonica sta dicendo agli investitori che fermerà i
dividendi e dissolverà Brasilcel – ha detto -. Queste minacce sono
infondate e abbiamo pareri legali che escludono la possibilità che
ciò avvenga''. L'offerta degli spagnoli verrà
sottoposta al voto dei portoghesi il prossimo 30 giugno. Gli
analisti di Jp Morgan – riporta la Bloomberg – si attendono come
scenario più probabile
un'uscita di Portugal Telecom di fronte a un rialzo
dell'offerta a 7 miliardi di euro.