Il regime di quasi-monopolio di Qualcomm per quanto riguarda i chip per la telefonia mobile (processori e grafica, oltre ai modem) la costringe a cercare nuovi orizzonti verso i quali espandersi vista anche la “stagnazione” del mercato degli smartphone. E i dirigenti dell’azienda di San Diego ne hanno appena trovato uno: le reti wifi.
Non a caso l’azienda ha annunciato una nuova serie di chip per il wifi in classe 6, la versione più recente e veloce della tecnologia, che dovrebbe aiutarla non solo a conquistare nuove fette di mercato, ma anche a spingere le vendite dei chip per il 5G.
Non è la prima volta che Qualcomm cerca di differenziare i suoi interessi. La società di tecnologia californiana aveva già spinto da tempo il mercato dei chip per automobili, oppure dei chip per cuffie musicali, computer portatili ultraleggeri e altri dispositivi.
I chip wifi si trovano già in dispositivi come i router wifi “mesh” realizzati da Google e progettati per fornire una migliore copertura su ambienti grandi come case su più livelli o palazzine uffici, creando un’unica rete virtuale composta da più hot spot. Separatamente, Qualcomm sta anche lavorando con produttori di telefoni Android come Samsung per portare i chip per il 5G, la prossima generazione di reti dati wireless, ai telefoni.
Con la nuova serie di chip wifi, Qualcomm spera che le sue due linee di business un giorno si potranno fondere. Sia il WiFi 6, un nuovo standard che dovrebbe essere implementato completamente entro il 2022, sia la tecnologia 5G si differenziano dai loro predecessori in quanto sono progettati per lavorare in stretta collaborazione, consentendo ai router wifi di distribuire più facilmente connessioni con telefoni cellulari e altri dispositivi che utilizzano entrambi i tipi di reti. Inoltre, a differenza della precedente tecnologia 4G in cui le reti erano principalmente di proprietà di società di telecomunicazioni, la tecnologia 5G consentirà alle aziende di costruire le proprie reti 5G private per collegare meglio grandi campus, fabbriche e altre località che rimangono difficili da coprire con il wifi.
Cristiano Amon, presidente di Qualcomm e capo della sua divisione di chip, ha dichiarato che la società spera di vendere un giorno ai produttori di apparecchiature per reti aziendali chip per entrambe le tecnologie. Amon ha dichiarato in una intervista: “Aspettatevi di vederci parlare, in un futuro non troppo lontano, di piattaforme integrate con onde millimetriche e WiFi 6”. Il lavoro di Qualcomm inizia però ben prima della semplice parte di esecuzione. Negli ultimi anni l’azienda californiana, che è stata al centro di vari procedimenti antitrust nel mondo conclusisi con alcune sanzioni milionarie e di una lunga causa con Apple per la violazione di brevetti (la causa è stata chiusa con un accordo economico extragiudiziale), è sempre più impegnata negli organi di settore per la creazione dei futuri standard. Soprattutto per la nascita del 5G e del WiFi 6 Qualcomm ha giocato un ruolo chiave nei lavori preparatori a livello tecnico e di politiche strategiche che definiscono quali tecnologie vengono implementate e in quale modo da parte delle aziende che poi aderiranno agli standard. Considerando il suo ruolo chiave e il suo peso, l’azienda ha orientato alcuni degli elementi tecnologici degli standard nella direzione della sua migliore ricerca e sviluppo, per ottenere un vantaggio competitivo che in questo momento le permette di lavorare su soluzioni uniche o sviluppate quantomeno con tempi più rapidi della concorrenza.