Rai Way, Mediobanca Securities: “Sarebbe perfetta per Ei Towers”

Secondo gli analisti le due aziende potrebbero ottenere grossi benefici grazie alla valorizzazione delle sinergie. E l’operazione permetterebbe di fare un passo importante verso il consolidamento italiano delle torri

Pubblicato il 21 Mag 2014

I vertici della Rai hanno avviato le consultazioni con le banche d’affari per studiare la miglior soluzione per valorizzare Rai Way, società che gestisce le 2.300 torri della rete di trasmissione della tv di Stato. E la società sarebbe “perfetta per Ei Towers”, secondo gli analisti di Mediobanca Securities, in termini di potenziali sinergie, “come provato anche dai grandi risultati ottenuti dal management della stessa Ei Towers negli ultimi due anni”.

L’operazione, secondo quanto anticipato oggi da MF, dovrebbe definirsi in autunno, dopo la conversione in legge del decreto sugli 80 euro in busta paga del governo Renzi, passaggio che dovrebbe completarsi entro giugno e nell’ambito del quale saranno indicate le modalità di recupero per la Rai dei 150 milioni di tagli previsti dalla spending review.

“Tale mossa – sostengono gli esperti di Piazzetta Cuccia – rappresenterebbe un altro importato passo per dare vita a un’entità che svolga il ruolo naturale di ‘consolidatore’ nel settore italiano delle Torri”. Secondo gli analisti questo segmento, con 56mila torri, “ha bisogno di essere ridisegnato” e Ei Towers potrebbe agire come un aggregatore viste le sua capacità, il fatto che è l’unico player indipendente e quotato e che ha più di 200 milioni di euro che possono essere allocati facilmente per sostenere le opzioni M&A.

Solo due giorni fa Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, durante la trasmissione “Porta a porta” di Bruno Vespa aveva definito Rai Way come “uno degli asset strategici del nostro Paese. E’ importante – aveva detto – bisogna tenersela per i tralicci e per l’immagine dell’Italia”.

L’argomento era tornato di attualità quando lo scorso 30 aprile Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, ha avuto mandato dal Cda Rai di ridefinire il piano industriale di Rai Way. Il direttore generale sarà così chiamato a recepire nella sua proposta le indicazioni del decreto Irpef, dando inizio alle procedure propedeutiche alla vendita di una quota minoritaria di RaiWay.

Pur suggerendo di non cedere Rai Way, Grillo aveva però riconosciuto i problemi della tv pubblica alla quale il governo Renzi ha chiesto tagli per 150 milioni di euro. “La Rai va ridimensionata – ha osservato il capo dei 5 Stelle – ha 13 mila dipendenti, 3 società gestiscono 1 miliardo con le fiction.

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