PIAZZA AFFARI

Rai Way piace alla Borsa: +24% in tre mesi

L’affitto delle torri alle Tlc rappresenta il 20% dei ricavi. Ma la società potrebbe spingere sul broadcast mettendo le strutture a disposizione di ulteriori emittenti televisive. L’Ipo accolta con favore dal mercato

Pubblicato il 23 Feb 2015

La quotazione di Rai Way diventa una case history di successo a piazza affari: la capitalizzazione infatti ha registrato in tre mesi, dal 19 novembre al 19 febbraio, una crescita del 24%, passando dagli iniziali 820 milioni a sfiorare il miliardo di euro, attestandosi per l’esattezza a 998 milioni dopo tre mesi esatti dall’Ipo. Un “galoppata” a doppia velocità rispetto all’indice Ftse Mib, che nello stesso periodo è cresciuto del 12%.

Così se al debutto in Borsa un’azione di Rai Way valeva 2,95 euro, giovedì scorso era arrivata a valerne 3,67. A ricostruire il percorso a Piazza Affari del titolo della società scorporata dalla Tv di Stato è il CorrierEconomia, che riporta come gli analisti di Equita diano per la società un prezzo obiettivo di 4,2 euro, sottolineando il “visibile e solido business model” dell’azienda.

Rai Way era stata quotata nella fascia bassa della forbice di prezzo, e se le previsioni di gennaio avranno conferma – ricostruisce il settimanale – con la Tv di Stato che chiuderà il bilancio in attivo per il secondo anno (le previsioni ufficiose parlano di un utile netto di circa 50 milioni, con ricavi in linea con i 2,73 miliardi del 2013 e debiti in discesa, attorno ai 300 milioni, rispetto ai 441 del 2013), il merito è da attribuirsi anche agli incassi della quotazione in borsa del 35% della società delle torri di trasmissione, che conta su una plusvalenza di 230 milioni. Sui conti pesano tra l’altro i circa 150 milioni del “taglio” dei trasferimento dello Stato deciso dal Governo.

A presiedere Rai Way è Camillo Rossotto, ex manager Fiat voluto a Viale Mazzini dal dg Luigi Gubitosi, mentre l’Ad è Stefano Ciccotto. A capo degli affari legali c’è Giorgio Cogliati (ex Rcs), mentre a coordinare l’internal audit è Angela Pace (ex Gala), e l’investor telator è Giancarlo Benucci.

Di Rai Way, dopo la quotazione, si era tornato a parlare con l’asta delle torri Wind che vedono oggi gli spagnoli di Abertis in trattativa esclusiva con l’operatore, a cui la società avrebbe rinunciato, ricostruisce il CorrierEconomia, perché avrebbe considerato troppo alto il prezzo. Nella strategia di Rai Way ci sarebbe per il futuro quella di ampliare la quota di telco ospitate, un campo in cui Abertis potrebbe diventare un concorrente agguerrito. A oggi le torri di trasmissione della Rai affittano alle società di telecomunicazioni le loro strutture, per un contribuito ai ricavi della società approssimabile intorno al 20%.

Se questa strada non dovesse dimostrarsi percorribile, Rai Way potrebbe decidere di spingere ulteriormente sul broadcast, mettendo le proprie torri a disposizione anche di altre emittenti televisive dopo la riassegnazione delle frequenze.

Ma nel frattempo la scelta della Rai potrebbe fare da apripista anche alle decisioni di Telecom Italia, che venerdì nell’ultimo cda ha dato il via alle operazioni preliminari per la quotazione delle proprie torri, raggruppate nella newco Inwit.

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