È scoppiata la battaglia tra le telco italiane per offrire alle imprese medie e grandi con servizi a valore aggiunto associati alle proprie connessioni internet. I grandi clienti business sono ancora un loro terreno, relativamente al riparo dagli attacchi degli Ott, a quanto risulta a Daniela Rao, analista di Idc. Le telco accelereranno su questo fronte, nei prossimi mesi. Miglioreranno la propria capacità di dare servizi personalizzati e con qualità garantita, facendo leva sulla propria rete. La sfida per la conquista delle pmi resta invece ancora difficile, secondo Rao.
Rao, come stanno evolvendo le offerte che le telco associano alla connettività, come valore aggiunto, per le imprese?
Tutte le telco europee e non solo stanno sviluppando offerte di tipo infrastrutturale (Iaas e Pass), legate al cloud o alla sicurezza. I datacenter delle telco stanno evolvendo con macchine utilizzabili per gestire non solo la propria rete ma anche quella dei clienti. Ottimizzano così i propri datacenter ma anche migliorano i propri margini di profitto. I clienti business sono infatti i più pregiati, perché le medie e grandi imprese sono ancora disposte a riconoscere il valore di certi servizi. Scelgono un operatore telefonico non solo per i servizi classici ma anche per la sua capacità di garantire sicurezza, di erogare servizi in cloud.
Quali caratteristiche ha, in Italia, questa battaglia tra operatori a caccia di clienti pregiati?
Tutti gli operatori stanno investendo sui propri datacenter. È un mercato, comunque, con pochi grandi soggetti che competono su un numero relativamente basso di medie e grandi imprese. La competizione è molto pesante.
E le pmi?
Le pmi si rivolgono anche ad altri soggetti, che non sono tipicamente telco ma sono Ott. Sulle piccole aziende le telco fanno fatica a penetrare con i propri servizi, perché quelle guardano soprattutto al prezzo. Solo le medie e grandi imprese sono attente a garanzie sui livelli di servizio e quindi è su questo segmento che le telco concentrano la battaglia.
Dove sta andando la domanda di questi servizi?
Verso una netta demarcazione. Da una parte le pmi che vogliono servizi indifferenziati (standardizzati e simili tra loro) dove è importante la leva del prezzo. Dall’altra le medie e grandi imprese cercheranno invece garanzie sempre più stringenti sui servizi aggiuntivi rispetto alla connettività. Ma anche vorranno che le telco le accompagnino per mano per far evolvere le proprie infrastrutture verso il cloud, senza traumi, con progetti di migrazione personalizzati. Le telco possono essere registi di questa trasformazione delle aziende medio-grandi, insomma. Certo, anche gli Ott offrono servizi rivolti a questo segmento, che però in Italia è ancora legato alle telco italiane.
E perché?
Perché le telco italiane sono al momento i soli soggetti a garantire un buon livello di integrazione tra connettività, supporto e servizi infrastrutturali. Rispondono anche alle esigenze di aziende medio e grandi sulla localizzazione geografica dei server e sui service level agreement. Questo mercato è ancora terreno delle telco, nonostante i tentativi di incursione degli Ott. Certo però gli operatori devono continuare a investire e far evolvere le proprie offerte, per reggere la concorrenza.
Quali sono i servizi più diffusi?
I managed services: per la gestione della rete dei clienti, dell’hosting, delle applicazioni, della sicurezza. C’è insomma una progressiva esternalizzazione di parti del sistema informativo dell’azienda.
E quali sono le ultime novità, nell’offerta?
Non vedo grandi novità nei contenuti dell’offerta; la novità è più nella maggiore attenzione che le telco hanno per l’assistenza, il supporto, il customer care, integrazione delle tecnologie legacy e la personalizzazione. Sono questi aspetti che hanno caratterizzato l’evoluzione dell’offerta telco, nell’ultimo anno, nei confronti delle aziende medio e grandi. Gli operatori si sono resi conto che senza il giusto supporto non è possibile ottenere grandi risultati dal cloud: devono lavorare con il cliente in questo percorso di evoluzione.
E quanto è maturo il mercato, in particolare, dei servizi di sicurezza offerti dalle telco?
Evolvono le minacce e quindi devono evolvere anche le soluzioni. È un mercato che cresce, tutto sommato. Le aziende italiane sono tuttavia meno sensibili di quelle europee a questo tema. A eccezione delle banche. In base a una nostra indagine, ancora quest’anno sembra che la priorità delle aziende sia aumentare l’efficienza della rete per sviluppare servizi di mobilità, video conferenza, messaging. Meno prioritari gli investimenti in sicurezza, salvo nella gestione dei tanti dispositivi mobili in uso all’azienda.
LA BATTAGLIA CON OTT
Rao (Idc): “Integrazione valore aggiunto delle telco italiane”
L’analista: “Per reggere la concorrenza l’unica strada è quella di continuare ad investire altrimenti si rischia la rapida incursione degli Ott”
Pubblicato il 06 Nov 2014
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