In Italia i prezzi delle bollette di telefonia mobile sono i più
bassi d’Europa. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto su
mercato delle Tlc stilata dalla Commissione europea e reso noto
oggi dal commissario alla Società dell’informazione Viviane
Reding. “In Italia i prezzi per i servizi di telefonia mobile
sono scesi – si legge nel rapporto -. Nel 2008 una bolletta
mensile per un uso medio del telefonino è stata di 19 euro nel
2008 contro i 31,18 euro del 2007 e a fronte di una media europea
che si è attestata sui 19,49 (21,48 euro nel 2007)”. Anche per
quanto riguarda la penetrazione del telefono cellulare Bruxelles
rileva che il nostro Paese è al primo posto per con il 152,9%
davanti al 149% della Lituania e al 142% del Lussemburgo.
Buona anche la perfomance della penetrazione della banda larga. A
gennaio 2009 erano 29 milioni gli abbonati gli italiani (18% in
più rispetto all'anno precedente) che hanno beneficiato di
Tv sul telefonino, posta elettronica, messaggi di testo
istantanei e altri strumenti avanzati per lo scambio di dati, con
un traffico di telefonia mobile doppio rispetto a quello dello
scorso anno. “L'accesso alla banda larga – spiega lo studio
– è significativamente migliorato grazie a investimenti pubblici
e privati.”. Semaforo rosso, invece, per la diffusione del
broadband: a gennaio 2009 il tasso di penetrazione della
broadband nel nostro Paese si è attestato al 19% ben al di sotto
del 22,9% di media Ue. Infine i numeri sull’utilizzo del numero
unico europeo di emergenza, il 112 “L’Italia è ancora
indietro – rivela il rapporto – Il motivo sta nel fatto che la
localizzazione delle chiamate non è ancora disponibile”. A
questo proposito la commissione Ue ha aperto una procedura
d'infrazione per indurre il nostro Paese ad adeguarsi alle
norme comunitarie.