“Vogliamo fare in modo che le aziende, grazie alle nostre reti a 42 mega e a 100 mega, non abbiano più bisogno di una rete fissa”. Puntare su entrambe le tecnologie
(Hspa e Lte), investendovi un miliardo di euro, e su un’offerta commerciale aggressiva: è questa la strategia di 3 Italia, a quanto racconta il direttore generale Dina
Ravera.
In che modo si contraddistinguerà la vostra strategia per l’Lte?
Dopo aver lanciato i servizi Lte lo scorso novembre ad Acuto, abbiamo reso disponibili – senza costi aggiuntivi fino al 31 marzo – il 4G a 100 mega su smartphone, tablet e chiavette a Roma e Milano. Il 17 febbraio abbiamo presentato l’offerta, coerente col nostro posizionamento di “value for money”, semplice e trasparente: appena un euro al mese, in promozione fino a fine anno, per usufruire dei servizi 4G su smartphone, tablet e chiavette compatibili. La nostra scelta è stata quella di partire da un piccolo centro, primo di una serie di comuni in digital divide che collegheremo, alla stregua delle grandi aree urbane, entro il 2013, proprio per evidenziare il fatto che questa tecnologia permette di chiudere, in tempi brevi e con investimenti ridotti, il gap di connettività e prestazioni che emargina moltissime
località del nostro Paese. Nel frattempo, la strategia di 3 ha già ottenuto sul fronte dei servizi a 42 mega un primato sul mercato italiano, collegando 4113 comuni,
l’83% della popolazione. Quella di 3 è la rete in banda larga a 42 mega più estesa del Paese e rappresenta per ora l’unica risposta nazionale al problema del digital divide.
Parliamo di investimenti.
Quanto detto prima è frutto del piano biennale (2011-2012) da 1 miliardo di euro che ci ha anche permesso di completare la trasformazione in full IP (cioè con protocollo internet) delle dorsali di trasporto e backhauling della nostra rete, ottenendone l’ulteriore potenziamento in termini di capacità e di efficienza. Nel prossimo
triennio (2013-2015) investiremo un altro miliardo: continueremo a potenziare la rete, svilupperemo ovviamente l’Lte e, nelle zone in cui i competitor ci libereranno man mano le frequenze, accenderemo i 900 MHz sulla rete a 42 mega. Questo ci permetterà di incrementare sia la copertura outdoor, per raggiungere più facilmente le aree rurali e in digital divide, sia quella indoor all’interno degli edifici nei centri abitati. Continueremo così a dare il nostro contributo alla riduzione del digital divide e allo sviluppo del Paese.
E che farete per il mercato delle aziende?
La nostra strategia Lte per il mercato business sarà fondata su tre pilastri. Il primo è rappresentato dalla competitività dell’offerta. Questo ci permetterà, ancora una
volta, di rendere la nuova tecnologia accessibile a tutti fin dall’inizio. Il secondo pilastro è rappresentato dall’elevato livello di servizio. La rete a 42 mega di 3 è già ampiamente sufficiente per usufruire di servizi Internet ad alta velocità. A questa stiamo affiancando i servizi 4G a 100 mega affinché i clienti possano beneficiare di una velocità crescente che diventerà sempre più fondamentale per l’invio dei dati, soprattutto con lo sviluppo del cloud. In pratica, vogliamo fare in modo che le aziende nostre clienti, grazie alle nostre reti 4G a 42 mega e a 100 mega, non abbiano più la necessità di avere una rete fissa visto che quella mobile offre loro un servizio con prestazioni sempre più paragonabili a quelle del fisso ma fruibili ovunque. Infine, lo sviluppo di servizi di nuova generazione attraverso partnership con le più grandi aziende dell’Ict, per offrire ai nostri clienti una suite di prodotti integrata con servizi cloud (repository aziendale o per uso personale), servizi per la sicurezza (antivirus, backup, restore, anti-theft) e servizi di comunicazione evoluta (videoconferenza one-to-one e one-to-many).
3 ITALIA
Ravera: “Lte, puntiamo a eliminare la rete fissa”
Il direttore generale di 3 Italia: “Per le aziende servizi con prestazioni paragonabili a quelle via cavo”
Pubblicato il 08 Mar 2013
Argomenti
Canali
EU Stories - La coesione innova l'Italia