I CONTI

Redditività in crescita per Prysmian, spinta da energy projects e telecom

Nel 2017 l’Ebitda adjusted sale a 733 milioni dai 711 milioni del precedente esercizio. Ricavi stabili a 7.901 milioni e indebitamento in miglioramento a 436 milioni a fronte dei 537 milioni del 2016. Per gli azionisti un dividendo di 0,43 euro per azione

Pubblicato il 27 Feb 2018

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Migliorano redditività e indebitamento di Prysmian. Il cda del Gruppo ha esaminato oggi il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio 2017.

Nel dettaglio i ricavi di Gruppo sono ammontati a 7.901 milioni di euro, con una variazione organica del -0,1% a parità di perimetro e al netto di variazioni del prezzo di metalli e cambi. Da evidenziare la performance realizzata nel quarto trimestre con una crescita organica del +2,9% supportata dalla crescita delle vendite dei cavi ottici e dal recupero del segmento E&I e Industrial & Network Components.

Negli Energy Projects si conferma il solido trend di mercato con un order intake dei cavi e sistemi sottomarini che si è attestato a circa 1 miliardo nel 2017, rafforzando la leadership nel settore a livello globale. Il segmento Energy & Infrastructure evidenzia una sostanziale stabilità delle vendite, con un lieve incremento nel comparto dei cavi per le costruzioni (Trade & Installers). Nel complesso positive le vendite per il segmento Industrial & Network Components, mentre nell’Oil & Gas si registra una performance negativa trainata dalla riduzione dei volumi nel business Surf (Subsea, Umbilicals, Risers Flowlines) solo parzialmente compensata dal recupero del comparto Core Oil&Gas Cables. Infine, prosegue il marcato trend di crescita nel Telecom, con vendite organiche spinte dalla forte domanda di cavi ottici a livello globale.

 L’Ebitda Adjusted risulta in crescita a 733 milioni rispetto ai 711 milioni del precedente esercizio (+3,1%), nonostante l’impatto negativo dell’andamento dei tassi di cambio per 11 milioni, rispetto al 2016. Il maggior contributo è derivato dalle ottime performance di redditività di Energy Projects e Telecom. In particolare, il rapporto Ebitda  Adjusted su Ricavi di Energy Projects migliora al 17,8% (rispetto al 15,9% del 2016) mentre la marginalità del segmento Telecom è salita al 17,0% (rispetto al 14,0% del 2016). Da evidenziare anche il miglioramento dei margini del segmento Oil&Gas, con un rapporto Ebitda Adjusted su Ricavi al 3,4% (2,7% nel 2016), mentre risultano in calo Energy & Infrastructure (Ebitda Adjusted su Ricavi al 4,0% dal 5,1% del 2016) e Industrial & Network Components (Ebitda Adjusted su Ricavi al 7,9% dal 9,5% del 2016).

L’Ebitda è ammontato a 657 milioni rispetto ai 645 del 2016 (+1,9%), includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti, altri oneri netti non operativi e costi e accessori per l’acquisizione di General Cable pari a 76 milioni (66 milioni nel 2016).

“Il 2017 si è chiuso in linea con le aspettative – spiega Valerio Battista, Ad del Gruppo Prysmian – evidenziando una sostanziale stabilità dei ricavi organici con un miglioramento nel quarto trimestre. In crescita la redditività e il significativo miglioramento dei margini nei business a più elevato valore aggiunto Energy Projects e Telecom. Nei cavi sottomarini il robusto order intake per circa un miliardo di euro conferma la leadership tecnologica e di mercato del Gruppo. Importanti i progetti acquisiti, come il cablaggio delle prime offshore wind farm in Francia e l’interconnessione Ifa2 tra Gran Bretagna e Francia. Il miglioramento dei margini nel comparto Energy Projects è stato favorito dall’insourcing di importanti attività di esecuzione dei progetti, grazie ai nuovi mezzi di installazione. Nel Telecom, prosegue il forte trend di domanda di cavi ottici, supportato dallo sviluppo di reti broadband e dall’avvio degli investimenti in preparazione al 5G”.

Il bilancio ha consentito di centrare gli obiettivi comunicati al mercato e di poter proporre agli azionisti un dividendo di 0,43 euro per azione.

“Guardando al futuro, rinnoviamo la soddisfazione per l’approvazione da parte degli azionisti di General Cable della nostra proposta di acquisizione e confermiamo la previsione del closing entro il terzo trimestre del 2018 – sottolinea l’Ad – L’aumento di capitale da 500 milioni da sottoporre all’approvazione dei nostri azionisti è finalizzato a mantenere adeguata flessibilità finanziaria della società”.

Il risultato operativo di Gruppo è stato pari a 421 milioni rispetto a 447 milioni del 2016 (-5,8%).  Il saldo degli oneri Finanziari Netti si è attestato a 116 milioni, con un incremento rispetto a 79 milioni del 2016, principalmente riconducile agli oneri “non cash” del nuovo prestito obbligazionario convertibile e all’impatto dei derivati legati all’acquisizione di General Cable.  L’utile netto è ammontato a 223 milioni (€227 milioni di pertinenza dei soci della Capogruppo) rispetto a €262 milioni del 2016 (246 milioni di pertinenza dei soci della Capogruppo). La posizione finanziaria netta a dicembre 2017 è ammontata a €436 milioni, in miglioramento rispetto a €537 milioni a fine 2016.

L’indebitamento finanziario netto ha beneficiato della componente equity del bond convertibile emesso nel gennaio 2017 per 48 milioni e della parziale conversione del prestito convertibile emesso nel 2013.

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